La tragedia è avvenuta a Ferrara: il patrigno credeva che la colpa della morte del giovane fosse dovuta ai proprietari del locale.
Chissà che cosa è passato nella mente di Davide Buzzi per spingerlo a presentarsi con una tanica di benzina al bar in cui, qualche settimana fa, è morto il suo figliastro. I propositi di vendetta dell’uomo non sono andati a buon fine al costo, però, della sua stessa vita: è stato accoltellato al termine di una violenta lite.
Si tratta di una vicenda di cronaca incredibile che venerdì notte è riuscita a sconvolgere Ferrara. Il locale “Big Town” di via Bologna è diventato teatro di due morti nel giro di neanche un mese. Nelle ore racchiuse fra lo scorso 12 e 13 agosto, infatti, un giovane di 19 anni aveva accusato un malore all’interno del bar ed i soccorsi non erano riusciti a salvarlo. Secondo Davide Buzzi, il patrigno del giovane, a rallentare il 118 era stata la chiamata arrivata in ritardo da parte dei gestori.
La resa dei conti
E così, venerdì notte, Buzzi si è presentato al Big Town verso le 23:30 con suo nipote in cerca di vendetta: volevano dare fuoco al bar che si era portato via la vita del loro parente. Sul posto, però, c’erano sia Mauro e Giuseppe Di Gaetano, il titolare del locale e suo padre.
I due hanno dato inizio ad una lite furibonda con Buzzi ed il nipote che è culminata con una coltellata. Il patrigno del giovane deceduto ad agosto è morto così, il suo familiare, invece, è rimasto gravemente ferito.