Una nuova tappa dell’omicidio Giulia Cecchettin con il futuro di Filippo Turetta, killer della ragazza, che potrebbe essere segnato.
Il caso legato all’omicidio Giulia Cecchettin è stato al centro delle notizie di cronaca in Italia per tantissimi mesi. La storia della giovane ragazza ammazzata brutalmente dall’ex fidanzato, Filippo Turetta, ha destato sgomento in tutto il Paese. Nei giorni scorsi era tornato a parlare il padre della vittima, il signor Gino, ora, invece, ad aprire un possibile nuovo capitolo è la difesa del killer che dopo aver fatto richiesta d’appello ha visto arrivare ufficialmente anche la data.

Omicidio Giulia Cecchettin: la richiesta della difesa di Turetta
A fine maggio, la difesa di Filippo Turetta aveva fatto istanza di appello contro la condanna all’ergastolo inflitta in primo grado per l’omicidio di Giulia Cecchettin al ragazzo. L’obiettivo dei legali difensori di Turetta, reo confesso per il delitto, mira ad ottenere una riduzione della pena sostenendo che il delitto non sia stato premeditato e chiedendo per lui le attenuanti generiche.
La data decisiva
A seguito della richiesta della difesa di Turetta, ecco che il prossimo 14 novembre 2025 si aprirà a tutti gli effetti il processo d’appello nei confronti del giovane, condannato in primo grado all’ergastolo per l’uccisione di Giulia Cecchettin. Secondo quanto si apprende da Il Gazzettino, citato da diversi media tra cui SkyTg24 e Fanpage, l’udienza si terrà nell’aula bunker di Mestre, davanti alla Corte d’assise d’appello presieduta dal giudice Michele Medici.
Dalle informazioni riportate, la data dell’udienza è stata notificata nella giornata di ieri alla Procura generale, all’avvocato Giovanni Caruso, difensore dell’imputato, e ai legali dei familiari della vittima, costituiti parte civile, che in primo grado avevano ottenuto il risarcimento dei danni.
Lato accusa, va detto, i pm della Procura di Venezia di aggravare ulteriormente la pena per l’omicida con le aggravanti di crudeltà e stalking, che non erano state concesse dai giudici della Corte d’Assise.