Nella nuova udienza sul caso dell’omicidio Giulia Tramontano, svelati dettagli sul cellulare del killer, Alessandro Impagnatiello.
Al via una nuova udienza sul caso dell’omicidio Giulia Tramontano, la ragazza uccisa mentre era incinta al settimo mese, dal fidanzato Alessandro Impagnatiello. Proprio sul killer sono stati svelati nuovi dettagli relativi al suo telefono cellulare. A renderli noti, il capitano Gianluca Belotti, comandante del Nucleo investigativo di Milano.
Omicidio Giulia Tramontano: la cronologia sul cellulare di Impagnatiello
Nel corso della nuova udienza che vede a processo Alessandro Impagnatiello, accusato di aver ucciso Giulia Tramontano, la sua fidanzata incinta al settimo mese, sono stati resi noti alcuni dettagli relativi al giorno della consegna del cellulare da parte dell’uomo e, di conseguenza, anche quelle che sono state le ricerche su internet dell’uomo e alcune chat, avute anche con la compianta vittima.
Il capitano Belotti ha ripercorso quanto accaduto con l’imputato: “Siamo stati attivati il 31 maggio 2023, incaricati dell’estrazione forense dell’iPhone 14 di Impagnatiello, che ce lo consegna alle 11:40 di quel giorno”, le parole riprese da Fanpage. “Estraiamo contenuto in alcune ore e al termine il nostro software genera un report di analisi, categorizzando tutte le componenti del telefono. Quel giorno quello che conoscevamo della vicenda era ancora fermo alla ricerca di Giulia. Impagnatiello era venuto da noi in ufficio e si era mostrato disponibile a darci pin e password”.
La disponibilità di Impagnatiello ha portato a scoprire la cronologia del suo cellulare dove comparivano ricerche emblematiche come ceramica bruciata, ragazza ritrovata dopo 23 anni, Fanpage.it Giulia Tramontano, trovare i miei iPad, scomparsa allontanamento volontario, Alberto Stasi Bollate.
Tali ricerche sono poi andate a modificarsi nei giorni seguenti, quelli dopo l’uccisione di Giulia: rimuovere macchie di sangue, rimuovere macchie erba, rimuovere macchie candeggina.
I dettagli delle chat
Oltre alla cronologia del telefono, dagli esami sul cellulare di Impagnatiello è emerso come il numero di Tramontano fosse memorizzato come “Baby”, mentre lui come “Alessandro”. Tra loro ci sono stati diversi messaggi antecedenti al tragico delitto.
Le conversazioni nelle chat sono andate avanti almeno fino al 27 maggio e tra queste spicca una lite per un rossetto che, evidentemente, apparteneva alla seconda donna di Impagnatiello.
L’uomo e la Tramontano avevano discusso sulla proprietà del rossetto e “l’altra donna” era diventata oggetto di discussione nei giorni seguenti, a partire dal 27 maggio, data che precede quello che sarà anche l’incontro tra la vittima e l’amante di Impagnatiello.
Da ricordare come nella precedente udienza, invece, erano state mostrate le immagini del corpo della vittima ed erano andate in scena le testimonianze dei medici che avevano analizzato il cadavere e il feto morto.