Indagini sull’omicidio di Luca Sacchi, l’interrogatorio di garanzia di Anastasiya: ‘Non sapevo di avere 70.000 euro nello zaino’.
In occasione dell’interrogatorio di garanzia sull’omicidio di Luca Sacchi, Anastasiya, fidanzata della vittima, avrebbe negato il suo coinvolgimento della vicenda. La giovane ha fatto sapere di non essere a conoscenza del fatto che nel suo zaino ci fossero settantamila euro. L’ingente cifra, secondo gli inquirenti, doveva servire a comprare una partita di droga.
Omicidio Luca Sacchi, l’interrogatorio di Anastasiya
Secondo quanto riferito dall’Ansa, Anastasiya avrebbe dichiarato davanti al gip di essere estranea, così come il suo fidanzato Luca Sacchi, alla trattativa per l’acquisto di una partita di droga. La ragazza avrebbe inoltre dichiarato di non sapere che nel suo zaino ci fossero settantamila euro.
“Io e Luca assolutamente estranei a questa vicenda” sarebbero state le parole della giovane come riportato dall’Ansa. “Non sapevo di avere 70 mila euro nello zaino ed ero davanti a quel pub con Luca come mille altre volte era capitato“.
La difesa
Dalla ricostruzione che emerge sembra quindi che l’impianto difensivo della giovane si concentri sul dimostrare l’estraneità di Anastasiya e Luca dai traffici e dalle trattative per l’acquisto di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti portate alla luce dagli inquirenti nel corso della complessa indagine sull’omicidio di Luca Sacchi, ucciso con un colpo di pistola alla testa.
L’avvocato di Anastasiya: “Il comportamento ha dato atto della sua estraneità”
In seguito all’interrogatorio, il legale della giovane ha ribadito ai microfoni della stampa che il comportamento di Anastasiya avrebbe indicato la sua estraneità al traffico di sostanze stupefacenti sul quale gli inquirenti continuano ad indagare. Gli investigatori inoltre sono ancora alla ricerca del finanziatore che avrebbe dato i soldi alla ragazza. O che avrebbe messo i soldi nel suo zaino.
“Il comportamento di Anastasia durante l’interrogatorio ha dato atto della sua estraneità sull’ipotizzato traffico di stupefacenti […]. Prima di quel momento Giovanni Princi era un grandissimo amico di Luca”.