Un detenuto è stato trovato morto nella sua cella al carcere di Genova. Le indagini sono in corso e si sospetta un omicidio.
Nella mattinata odierna, un drammatico episodio ha scosso le mura del carcere Marassi di Genova. Un detenuto italiano, di circa 60 anni, è stato rinvenuto senza vita nel suo letto. Il suo volto presentava chiare tumefazioni, segni che potrebbero indicare un’aggressione. Le prime ipotesi puntano il dito verso il compagno di cella, anch’esso italiano.
Indagini in corso
Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, ha immediatamente informato la stampa dell’accaduto. Le indagini sono attualmente gestite dalla Polizia penitenziaria. Sul luogo dell’incidente sono giunti anche un pubblico ministero e il Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria.
“Dopo l’episodio di giugno al carcere di Velletri, questo potrebbe essere il secondo omicidio nelle nostre carceri quest’anno“, ha dichiarato De Fazio. I carceri, per come sono concepite dalla Costituzione, dovrebbero essere luoghi di risocializzazione. Tuttavia, gli eventi recenti dipingono un quadro ben diverso. “Il bilancio di quest’anno è tragico: 51 suicidi e 64 decessi per altre cause. Questo porta il totale a 116 defunti“, ha aggiunto De Fazio.
Critiche all’esecutivo
Il Segretario Generale non ha trattenuto le critiche verso l’attuale esecutivo. “L’emergenza penitenziaria è sotto gli occhi di tutti, tranne che del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e del Governo Meloni“, ha sottolineato. Genova, con il cacere Marassi è solo un esempio delle numerose problematiche che affliggono il sistema carcerario italiano: sovraffollamento, mancanza di personale, tecnologie obsolete e disorganizzazione. “È necessario intervenire con urgenza“, ha concluso De Fazio.