Paolo Stasi, un testimone riferisce che il colpevole è un amico

Paolo Stasi, un testimone riferisce che il colpevole è un amico

Un testimone dell’omicidio di Paolo Stasi avrebbe riferito che il colpevole dell’omicidio del giovane sarebbe un suo amico.

Paolo Stasi è il giovane di 19 anni deceduto davanti alla sua abitazione. Le indagini sulla sua morte continuano. Un testimone avrebbe riferito ad Ore 14 che il colpevole dell’omicidio di Stasi sarebbe un amico della famiglia che frequentava saltuariamente la sua casa.  

Si tratterebbe di un’importante svolta nel caso, in quanto gli inquirenti ancora non hanno dato un volto al killer del giovane 19enne. Stando a quanto appreso, un’inviata ha intervistato il testimone – di cui non si conosce l’identità – che ha spiegato che il colpevole dell’omicidio sarebbe stato un suo amico, che spesso frequentava la casa della vittima.  

Del caso si stanno occupando gli investigatori di Francavilla Fontana: le immagini delle videocamere di sorveglianza sono al vaglio. Sembra si sia trattato di un agguato in piena regola. L’intera vicenda si è svolta in via Occhibianchi, dove la vittima abitava insieme ai suoi genitori. 

Attualmente gli inquirenti hanno iscritto nel registro degli indagati due giovani. Uno di 10 anni, che si suppone sia un amico intimo della vittima, e un minore di 17 anni. Gli inquirenti suppongono che quest’ultimo, con il suo motorino, avrebbe accompagnato il killer sulla scena del crimine per poi portarlo via. Entrambi i giovani sono incensurati.  

La ricostruzione della vicenda 

Il colpevole ha esploso due colpi d’arma da fuoco nei confronti di Paolo Stasi. Uno dei due colpi ha colpito il 19enne al torace, che si è accasciato sulle scale di fronte casa dove poco dopo è deceduto. Secondo quanto emerso in seguito all’analisi delle prove forensi, è emerso che l’arma utilizzata dal colpevole è una pistola di piccolo calibro. 

Ancora l’arma del delitto non è stata ritrovata. I carabinieri hanno eseguito perquisizioni a tappeto per tutta la notte. Del caso si sta occupando il nucleo investigativo di Brindisi e la compagnia di Francavilla Fontana. Ancora non è chiaro il movente che ha spinto l’assassino ad agire. Per il momento, tra le ipotesi più gettonate quelle secondo cui il 19enne sarebbe coinvolto in questioni di droga. 

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