Possibile svolta nel caso dell’omicidio Pierina Paganelli: sotto analisi un audio registrato nel garage dove si è verificato il delitto.
Continuano le indagini sul caso dell’omicidio Pierina Paganelli, la 78enne di Rimini uccisa a coltellate il 3 ottobre 2023 nel suo garage di Via del Ciclamino. In queste ore potrebbero esserci delle novità legate all’analisi di una traccia audio derivata dalla telecamera di un box auto vicino a dove si è consumato il delitto nella quale potrebbe esserci la voce dell’assassino.
Omicidio Pierina Paganelli: l’audio con la voce del killer
Come riportato da Il Resto del Carlino, potrebbero esserci presto novità in merito al delitto di Pierina Paganelli, a seguito delle analisi su una traccia vocale prelevata da una telecamera di sicurezza di un box auto proprio nelle vicinanze del garage dove la 78enne di Rimini è stata uccisa.
Il quotidiano lo ha definito “l’audio dell’orrore” e ha sottolineato come esso sia di nuovo al setaccio. In questo senso, saranno consegnati alla Procura di Rimini entro la fine dell’anno i risultati della perizia fonometrica che potrebbe rilevare la voce dell’assassino che ha ucciso a coltellate la donna il 3 ottobre 2023.
Cosa si sente nella traccia audio
Stando a Il Resto del Carlino, in quella traccia, messa a disposizione degli inquirenti dal proprietario del box, ci sarebbero gli ultimi istanti di vita di Pierina Paganelli. Nell’audio si sentirebbero “una serie di rantoli strazianti, nel momento in cui la Paganelli ha esalato il suo ultimo respiro, dopo essere stata pugnalata per 29 volte”.
Non solo. Ai rantoli della donna avrebbero fatto seguito due “impulsi sonori” di tono più basso e greve che potrebbero essere attribuiti al killer. Sicuramente si tratta di un soggetto maschile. Proprio in questo senso, sono stati disposti ulteriori accertamenti che non hanno fino ad ora consentito di trovare una corrispondenza.
Inoltre, nella traccia ci sarebbero anche altri due elementi, nello specifico due suoni metallici. Per quanto concerne il primo, si sarebbe sentito alle 22:10 e farebbe riferimento all’ascensore del palazzo in fase di discesa oppure di assestamento.
Il secondo, invece, sarebbe arrivato alle 22:14 ma su di esso ci sarebbero due tesi: o di una porta tagliafuoco, oppure di una basclante di uno dei box auto dove, presumibilmente, l’assassino potrebbe essersi disfatto di alcune prove.
L’analisi dell’audio fa seguito anche a quelle del video – prova regina contro Dassilva – messa in dubbio per quella che potrebbe essere stata un’altra persona oltra all’indagato.