Omicidio Pierina Paganelli, clamoroso: “Capace di uccidere senza tracce”

Omicidio Pierina Paganelli, clamoroso: “Capace di uccidere senza tracce”

Possibile novità sul caso dell’omicidio Pierina Paganelli: gli inquirenti sostengono una nuova ipotesi decisamente forte sul presunto killer.

Spuntano nuovi dettagli sul caso dell’omicidio Pierina Paganelli. In particolare su quello che risulta essere attualmente l’unico indagato per il delitto, Louis Dassilva. Pare, infatti, che l’uomo abbia avuto un passato da “militare” o che comunque fosse stato in qualche modo addestrato ad uccidere magari anche senza lasciare traccia.

Omicidio Pierina Paganelli: Dassilva addestrato in passato

Sarebbe stato capace di uccidere senza lasciare traccia del delitto Louis Dassilva. Questa la nuova clamorosa svolta nel caso dell’omicidio Pierina Paganelli, la 78enne di Rimini uccisa la notte del 3 ottobre 2023 nel proprio condominio di via del Ciclamino. Secondo quanto si apprende da Fanpage e da altri media, la Procura avrebbe tracciato un profilo dettagliato proprio del presunto killer della donna utilizzando le sue dichiarazioni e quelle della moglie.

Da quanto si apprende, Il 34enne senegalese in passato sarebbe stato prima militare, poi un miliziano per una società privata specializzata nella difesa delle personalità politiche. Tale “formazione”, in questo senso, sarebbe stata utile a fornirgli le capacità di uccidere una persona – Pierina Paganelli nello specifico – senza lasciare traccia. Dalle informazioni raccolte su Dassilva, l’uomo avrebbe raccontato di essere arrivato con un barcone dalla Libia nel 2015 e di essersi ritrovato, al fine di sopravvivere, in situazioni in cui sarebbe stato costretto ad usare violenza sul altri esseri umani. Va detto che Louis si è sempre professato innocente riguardo il delitto della povera 78enne di Rimini.

Parla l’avvocato difensore di Dassilva

Nelle scorse ore, come noto, Dassilva è stato protagonista di un interrogatorio nel quale, però, si è avvalso della facoltà di non rispondere. In questo senso, L’avvocato Andrea Guidi, uno dei legali difensori del 34enne, ha spiegato come riportato da Fanpage, il motivo di tale decisione: “Al momento il quadro probatorio non è completo e quindi vogliamo comprendere tutti quelli che sono gli elementi che la Procura sta vagliando”, ha detto il legale. “Riserviamo eventuali ulteriori adempimenti di questo genere quando contezza piena di quello che è il materiale probatorio che ha raccolto la Procura”.

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