Omicidio Pierina Paganelli: trovato Dna maschile sui suoi oggetti, ecco di chi è

Omicidio Pierina Paganelli: trovato Dna maschile sui suoi oggetti, ecco di chi è

Arrivano i primi risultati degli accertamenti sul Dna sugli oggetti legati al caso dell’omicidio Pierina Paganelli. Ecco di chi è.

Importanti novità sul caso dell’omicidio Pierina Paganelli. Sono emersi i primi risultati degli accertamenti irripetibili eseguiti su alcuni oggetti che la 78enne aveva con sé la sera del 3 ottobre in cui è stata uccisa nel garage del palazzo in via del Ciclamino, a Rimini, dove abitava. Stando a quanto si apprende sarebbero state trovate tracce di Dna maschile.

Omicidio Pierina Paganelli: Dna maschile sui suoi oggetti

Gli esami per estrarre il Dna dai vestiti e dalla borsa di Pierina Paganelli hanno portato a dei primi risultati. Gli accertamenti sono iniziati lo scorso 11 luglio, nei laboratori dell’istituto di Genetica di Tor Vergata. Il codice genetico rivenuto non è stato ancora sequenziato e questo significa che non sono ancora a disposizione tutte le informazioni in esso contenute. A quanto pare, però, sarebbe stato trovato sugli oggetti della vittima del Dna maschile, anche se scarso. Inoltre, esso sarebbe stato rivenuto su una sola delle tracce campionate sulla gonna, sui frammenti dattiloscopici tamponati sul muro del garage dove la 78enne è stata uccisa, sul bisturi sequestrato in casa di Louis Dassilva, sugli occhiali e sull’astuccio contenuti nella borsa della vittima.

Al momento non ci sono altre informazioni a riguardo ma va detto che questa situazione potrebbe andare a sfavore dell’unico indagato, ora in carcere, Louis Dassilva, che per altro nelle scorse ore aveva scritto una lettera, poi sequestrata dalle autorità, in cui aveva spiegato di “vergognarsi” per quanto avvenuto.

Le parole di Manuela Bianchi

Nelle scorse ore, a ‘Pomeriggio Cinque News‘ è intervenuta anche Manuela Bianchi, nuora di Pierina. La donna ha parlato proprio di Louis Dassilva ma anche del giorno del ritrovamento del cadavere della 78enne. Se è doloroso rivivere quel momento? Sì, moltissimo. Quando mi sono resa conto che era lei, la disperazione più assoluta, perché non mi era neanche passata per l’anticamera del cervello l’idea che fosse essere lei”.

E ancora. Alla domanda se quella mattina in cui hanno trovato il corpo di Pierina Louis lo avesse toccato, Manuela ha risposto: “Davanti a me, no. Mentre ero lì io, no. Io sono salita diverse volte e di fianco avevo sempre il ragazzo del primo piano, un ragazzo moldavo”. E sul Dna isolato: “Io sono contenta che venga alla luce chi è stato ad uccidere mia suocera, perché logicamente lei merita giustizia, è la prima”.  

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