Sono trapelate nuove informazioni sull’omicidio Pierina Paganelli: le frasi di Louis Dassilva che potrebbero cambiare tutto.
Si cerca di fare luce sul caso dell’omicidio Pierina Paganelli, la 78enne di Rimini uccisa a coltellate nel condominio di Via del Ciclamino il 3 ottobre 2023. Per il delitto della donna, come noto, al momento è in carcere come unico indagato, Louis Dassilva. Proprio sull’uomo, però, ci sarebbero state ora delle nuove informazioni relative ad alcune dichiarazioni rilasciate in un interrogatorio e che farebbero luce sul suo rapporto con Manuela Bianchi, sua amante e nuora della vittima.
Omicidio Pierina Paganelli, Dassilva e la verità su Manuela
A riportare le novità su caso dell’omicidio Pierina Paganelli è stato in queste ore un approfondimento de Il Resto del Carlino che ha fatto riferimento ad alcuni verbali di un interrogatorio passato di Louis Dassilva.
In quella occasione, precisamente nel faccia a faccia tenutosi lo scorso 26 giugno, l’unico indagato per la morte della 78enne avrebbe fatto alcune affermazioni importanti sul suo legame con Manuela, colei che è stata la sua amante.
Rispondendo alle domande del pm, Dassilva avrebbe spiegato di non aver mai amato Manuela. Anzi. Che la donna addirittura aveva comportamenti a lui non graditi. “Lei mi faceva stalking“, ha detto. E ancora: “Per me Manuela era l’occasione di fare sesso di sicuro“, le altre sue affermazioni riportate da Il Resto del Carlino.
Il media, in questo senso, spiega che tali parole avrebbero una chiave di lettura precisa. Se il rapporto tra Dassilva e Manuela era solo “carnale” lui non avrebbe potuto agire arrivando al punto di uccidere.
I DNA e l’ottimismo di Dassilva
L’ultimo aggiornamento vero relativo al caso della povera Pierina, invece, riguarda i tre DNA che sono stati isolati. In questo senso, le uniche tracce compatibili con quelle del 34enne sarebbero state rilevate sui reperti sequestrati nel suo appartamento. Per quanto riguarda gli altri due, invece, non farebbero riferimento a lui. A Fanpage, in merito, la criminologa Roberta Bruzzone, consulente della difesa di Dassilva, ha voluto sottolineare come l’uomo sia ancora “ottimista” e “sereno”.
“Questa è solo una prova di quanto già aveva dichiarato agli inquirenti. Lui è stato, se vogliamo, il più coerente in questi mesi”. E ancora: “Lui ha sempre detto che qualsiasi accertamento avessero condotto gli inquirenti, avrebbe dato lo stesso risultato, ossia che non vi è alcuna sua traccia biologica sugli indumenti della vittima o sulla scena del crimine perché lui è innocente. Su questo aspetto è sempre stato estremamente coerente e fiducioso. Al momento i fatti gli hanno dato ragione”, ha commentato ancora la Bruzzone.