Le indagini vanno avanti per quanto riguarda l’omicidio Pierina Paganelli, la donna uccisa a Rimini. Ecco cosa è stato scoperto.
Stanno proseguendo le indagini sull’omicidio Pierina Paganelli, la 78enne di Rimini uccisa lo scorso 3 ottobre a coltellate nel complesso residenziale di via del Ciclamino dove viveva. Nelle ultime ore, le forze dell’ordine sembrano essere riuscite a fare dei passi in avanti sul killer che, ancora, resta ignoto.
Omicidio Pierina Paganelli: i rilevamenti
Secondo quanto riferito dalla trasmissione ‘Ore 14’, lunedì scorso, sarebbero stati effettuati dagli inquirenti nuovi rilievi per dare un nome all’assassino della poverina Pierina Paganelli. Rispetto alle mosse eseguite in precedenza, pare che in questo caso gli step si siano sviluppati in tre diversi momenti, ma sempre attorno al complesso residenziale di via del Ciclamino, dove la donna viveva e dove è stata uccisa.
Nelle specifico alcuni rilievi sono avvenuti nella zona esterna del complesso condominiale mentre l’altro è avvenuto nel garage dove si è consumato l’omicidio.
Gli agenti della Mobile hanno prima di tutto misurato la distanza che separa l’angolo di copertura della telecamera esterna della farmacia con il portone di ingresso, dove risiedeva Pierina e dove attualmente vivono la nuora Manuela e i due vicino di casa, Louis e Valeria. Successivamente avrebbero attuato un qualcosa di inedito provando a tracciare il percorso del killer per scoprire, appunto, come si sia mosso per compiere il delitto.
Il tragitto del killer
Un agente della squadra mobile di Rimini ha indossato una piccola telecamera e si è mosso cercando di ripercorrere il possibile tragitto che potrebbe essere stato effettuato dall’assassino di Pierina.
La ricostruzione è partita dal portone di ingresso di casa della vittima sino alla parte esterna del grande condominio di via del Ciclamino, per poi passare sotto il grande arco laterale che dà accesso al giardino. Infine arrivando ad un cassonetto dove il killer potrebbe essersi liberato di oggetti e prove importanti.
Da quanto si apprende, il percorso è stato ripetuto ben 4 volte dai poliziotti. Poi, dopo la fase esterna gli agenti sono scesi nuovamente nel garage provando con tanto di metro a misurare la distanza che intercorre tra il luogo in cui Pierina è stata assassinata e il garage privato dove è installata la telecamera che la sera del 3 ottobre scorso ha registrato le urla della donna.
Questi rilievi saranno utili a completare il cerchio sui movimenti dell’assassino. Le indagini, ovviamente, stanno continuando ad andare avanti.