Omicidio Pierina Paganelli: prove non repertate a Chi l'ha visto
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Omicidio Pierina Paganelli, nuove prove non repertate: cosa è stato trovato

Pierina Paganelli

Il caso legato all’omicidio Pierina Paganelli torna ad accendersi: una possibile svolta in merito a delle prove non repertate. Cosa è stato scoperto.

Ci sono ancora diversi buchi e misteri nel caso dell’omicidio Pierina Paganelli. Non solo le analisi del video di Dassilva, fin qui unico indagato per il delitto, ma anche alcune possibili prove non repertate che sarebbero venute a galla di recente e messe in evidenza dalla nota trasmissione di Rai 3, ‘Chi l’ha visto?’ con Federica Sciarelli.

prove scientifica con cacciavite

Omicidio Pierina Paganelli: giallo prove non repertate

Il delitto di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa a Rimini il 3 ottobre 2023 nel condominio di Via del Ciclamino, resta un caso ancora molto discusso. Per l’omicidio è finito in carcere Dassilva ma nuove verità potrebbero presto emergere sulla vicenda. La trasmissione ‘Chi l’ha visto?’, infatti, è tornata a occuparsi della vicenda sollevando interrogativi sul repertamento delle prove da parte della Procura.

Secondo quanto si apprende, infatti, ci sarebbero dei gialli relativamente a degli elementi trovati sulla scena del crimine che non sarebbero stati presi in carico. In particolare un capello lungo e scuro notato sul volto della vittima, vicino alla bocca, che appare chiaramente in una foto contenuta nel fascicolo del sopralluogo, ma che non risulta tra le prove repertate. Inoltre, focus anche su altri tre dettagli: un mozzicone, una collana e il trattorino giocattolo che era sotto la testa.

I dettagli sulle prove

Nel corso della recente trasmissione di Rai 3, sono sorti diversi dubbi sulla dinamica del repertamento delle prove sul caso. Infatti, il corpo di Pierina è stato girato in posizione prona senza l’uso di un telo protettivo, entrando in contatto diretto con il pavimento del garage, un’area utilizzata da tutti i condomini. Questo potrebbe aver causato una contaminazione delle prove.

Ad aggiungere ulteriore mistero al delitto, la possibilità che il capellotrovato possa essere caduto proprio nel momento in cui il corpo è stato girato. Da sottolineare, poi, come la collana indossata dalla vittima sarebbe stata consegnata al consulente della Procura solo in un secondo momento. Addirittura, l’anello d’oro trovato sulla mano destra della donna non sarebbe stato sottoposto ad analisi del DNA. Ultimo dettaglio, ma non per importanza, anche un trattorino giocattolo di un bambino che non sarebbe stato immediatamente prelevato per l’analisi forense, ma spostato e poi lasciato nel garage.

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ultimo aggiornamento: 20 Febbraio 2025 12:59

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