Omicidio Pierina Paganelli: i riti voodoo di Dassilva
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Omicidio Pierina Paganelli, spuntano i riti voodoo di Dassilva: a cosa servivano

Pierina Paganelli

Retroscena delicati in merito all’omicidio Pierina Paganelli e colui che si trova in carcere per il suo delitto, Louis Dassilva. Cosa è emerso.

Dopo la recente confessione di Manuela Bianchi in merito al rapporto con Louis Dassilva, ecco un nuovo scenario relativamente all’omicidio Pierina Paganelli, la 78enne uccisa il 3 ottobre 2023 a RImini nel condominio di Via del Ciclamino. In particolare sarebbero emerse delle informazioni in merito al comportamento proprio di Dassilva, fin qui unico indagato per il delitto.

immigrato in cella

Omicidio Pierina Paganelli: la situazione sulle indagini

Sono ancora parecchi i dubbi e le zone d’ombra per quanto riguarda l’omicidio di Pierina Paganelli, la donna di 78 anni uccisa a Rimini il 3 ottobre 2023. Sono diversi i personaggi coinvolti, più o meno direttamente, nel caso. Su tutti, Louis Dassilva, unico indagato per il delitto e attualmente in carcere, ma anche Manuela Bianchi, nuora della vittima e amante del presunto killer.

Proprio la Bianchi è sotto la lente di ingrandimento in questi giorni essendo stata formalmente indagata per favoreggiamento e chiamata a vari interrogatori per ricostruire le ore precedenti e successive all’uccisione della povera Paganelli. La novità, però, sarebbe quella legata ad alcuni comportamenti di Dassilva, prima di finire in carcere.

Spuntano i riti voodoo di Dassilva

Durante la recente udienza è emerso che Louis Dassilva avrebbe chiesto ad alcuni connazionali in Senegal di fare dei riti voodoo, dando i nomi di sei poliziotti della squadra mobile di Rimini e del sostituto procuratore Daniele Paci, coloro che si occupano, appunto, del caso della morte della Paganelli.

Stando alle informazioni filtrare, ci sarebbe un messaggio in mano agli inquirenti ed inserito nel fascicolo di indagine sull’omicidio di Pierina che pare possa risalire a non molto tempo dopo il delitto, quindi nel 2023. In questo messaggio, inviato in Senegal, veniva chiesto un rito di tradizione voodoo. Sulla situazione anche Dassilva avrebbe ammesso in carcere di credere in tali riti.

Secondo quanto si legge anche su Leggo e Today, Dassilva avrebbe fatto riferimento parlando con il gip ad una serie di bottiglie di vino comprate e regalate alla donna e alcune polverine spedite dal Senegal “per purificazione”. Polverine che si metterebbero nelle bottiglie per alcuni riti appunto. Da capire, in questo senso, quali fossero le intenzioni di Louis. Al momento pare che il suo obiettivo fosse non finire in carcere ma si tratta solo di una ipotesi.

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ultimo aggiornamento: 27 Marzo 2025 11:24

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