Preoccupazioni per la scarcerazione di Louis Dassilva, accusato dell’omicidio di Pierina Paganelli. La famiglia chiede che resti in carcere.
Nella giornata di lunedì 9 settembre 2024, si terrà l’udienza decisiva per Louis Dassilva, il 34enne senegalese unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli.
L’uomo è in carcere dal 16 luglio, e il tribunale del Riesame dovrà decidere se confermare la detenzione o concedergli i domiciliari.
La famiglia della vittima, in particolare il figlio Giuliano Saponi, è preoccupata per la propria sicurezza in caso di scarcerazione del presunto killer. Ecco le ultime dichiarazioni.
Le ragioni della preoccupazione dei figli di Pierina Paganelli
“Temiamo per l’incolumità di Giuliano“, hanno dichiarato i legali della famiglia di Pierina Paganelli, spiegando che il presunto killer potrebbe tornare a vivere nello stesso condominio del figlio della vittima.
L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari (gip) aveva sottolineato diversi fattori di rischio che giustificavano il mantenimento di Dassilva in carcere.
Tra questi, come riportato da Il Resto del Carlino, il pericolo di inquinamento delle prove e la possibilità di fuga. Considerando che l’indagato ha legami stretti con il Senegal e disponeva di un biglietto aereo “aperto“.
Inoltre, il giudice ha ravvisato nel presunto killer un soggetto potenzialmente pericoloso, capace di commettere altri reati, il che ha contribuito alla decisione di mantenerlo in prigione.
D’altra parte, la difesa del 34enne contesta con forza queste accuse, sostenendo che gli indizi a suo carico siano troppo deboli.
Il video delle telecamere di sorveglianza di una farmacia di via Del Ciclamino, ritenuto la prova principale, non sarebbe abbastanza chiaro da identificare con certezza l’assassino.
“Siamo in ansia per un possibile attenuamento della misura cautelare“, continuano gli avvocati dei figli di Pierina Paganelli, ribadendo che la permanenza in carcere di Dassilva sia la scelta più sicura per tutti.
Le parole di Valeria Bartolucci
In attesa del riesame, la moglie di Louis Dassilva, Valeria Bartolucci ha rilasciato alcune dichiarazioni a Mattino 5.
La donna è sembrata abbastanza fiduciosa, affermando: “Questa attesa è pesante e stressante, ma c’è molto ottimismo“.
L’elemento sui cui punta la difesa è il mancato riscontro tra il DNA ritrovato sulla scena del crimine e quello del 34 enne. “E’ un elemento molto favorevole per il team di difesa,” ha spiegato la moglie.
Il presunto killer di Pierina Paganelli ha trascorsi gli ultimi mesi in carcere. Nel corso dell’intervista, la moglie ha raccontato: “E’ molto attivo, è in cella con due ragazzi senegalese, un ragazzo del Mali, si allenano molto, corrono, fanno flessioni, e poi ascolta la musica con la sua radiolina“.