Il giallo dell’omicidio Pierina Paganelli potrebbe trovare la risoluzione con un test come accadde per il caso di Yara Gambirasio.
Non è stata fatta ancora luce sul caso dell’omicidio Pierina Paganelli, la 78enne di Rimini uccisa a coltellate e trovata morta in un lago di sangue nel garage del condominio dove risiedeva in Via del Ciclamino. Ecco perché in queste ore si parla della possibile svolta nelle indagini che potrebbe arrivare da un test del DNA, esattamente come accadde per l’assassinio di Yara Gambirasio.
Omicidio Pierina Paganelli: il test del DNA decisivo
Come riportato da diversi media che citano Il Resto del Carlino, la possibile svolta nel caso della povera Pierina Paganelli potrebbe arrivare da un test del DNA del quale, ormai, si parla da tempo. Quello che potrebbe riguardare i quasi 500 residenti del complesso di Ca’ Acquabona dove la vittima abitava. Nel dettaglio a poter essere chiamati in causa sarebbero, per la precisione, 481 persone.
Anche se per la Procura che indaga sul caso questa possibilità appare remota, i legali di Manuela Bianchi, nuora della vittima, spingono da tempo per questa soluzione in quanto sono convinti che il killer della 78enne non si trovi nella cerchia dei componenti della famiglia ma all’esterno, magari proprio tra i condomini di Via del Ciclamino.
Come il caso Yara Gambirasio
In questo senso, i legali di Manuela Bianchi, come sottolineato da Il Resto del Carlino, starebbero spingendo per un test del DNA che possa riguardare tutti i condomini residenti nel complesso di Ca’ Acquabona. Una soluzione che, per stessa ammissione degli avvocati, richiamerebbe quanto accaduto per un altro caso molto importante e “famoso”, quello della giovane Yara Gambirasio.
La difesa di Manuela è covinta che “l’assassino non è in famiglia, c’è un quinto uomo da trovare”. Anche i figli della vittima non hanno dubbi: “Confidiamo che arrivino in tempi brevi delle risposte dalla Procura sull’omicidio di nostra madre, supportate da prove forti e ponderate”, le parole riprese da Il Resto del Carlino da parte dei figli di Pierina Paganelli, Giuliano, Chiara e Giacomo Saponi.
La soluzione, come anticipato, sarebbe quella di “fare l’esame del DNA a tutte le persone che abitano in via del Ciclamino, come avvenne a Brembate di Sopra, nella Bergamasca, dopo l’omicidio di Yara Gambirasio”, hanno spiegato gli avvocati della nuora Manuela Bianchi.