La tragica fine di Giulia Cecchettin non trova pace, la difesa di Filippo Turetta punta allo sconto della pena.
L’11 novembre, una giornata che ha segnato la tragica fine di Giulia Cecchettin, ha scosso l’opinione pubblica e ha posto sotto i riflettori il comportamento di Filippo Turetta con la difesa pronta a tutto. La loro relazione, terminata ad agosto, ha avuto un epilogo inaspettato e terribile. Turetta, durante l’interrogatorio, ha espresso sentimenti di possesso nei confronti di Giulia, suggerendo una difficoltà nel superare la fine della loro relazione.
Le indagini e le prove
Le indagini si sono concentrate su un arco temporale molto preciso, tra le 23:40 e le 23:50 dell’11 novembre. Elementi cruciali sono emersi dall’autopsia e dalle registrazioni video, che hanno contribuito a delineare l’orribile sequenza degli eventi. Nonostante l’assenza di prove di abusi sessuali o violenza estrema, come legature, la dinamica dell’aggressione risulta chiara e devastante.
Il loro incontro, inizialmente per una semplice spesa, si è trasformato in una serata fatale. Un testimone ha segnalato un’aggressione in un parcheggio, seguita dalla fuga di Turetta con Giulia. Poco dopo, la loro auto è stata vista in un’area industriale, dove le telecamere hanno registrato l’aggressione. Il colpo fatale, una coltellata letale, è stato inferto in un intervallo di tempo ristretto, ma con conseguenze irreparabili.
La difesa di Turetta: omicidio preterintenzionale
Di fronte a queste prove, gli avvocati di Turetta stanno valutando una difesa basata sull’omicidio preterintenzionale. Questa ipotesi si focalizza sull’intento di Turetta di non uccidere, ma di trattenere Giulia, sostenendo che il gesto fatale sia stato un atto improvviso e non premeditato. Le dichiarazioni di Turetta, che parlano di un “blackout” e di un “qualcosa che è scattato in testa”, potrebbero essere centrali in questa strategia difensiva.
Il caso Cecchettin continua a suscitare domande e riflessioni sulle dinamiche relazionali e sulla violenza di genere. Mentre la giustizia segue il suo corso, rimane la speranza che la verità emerga chiaramente, offrendo giustizia a Giulia e lezioni importanti per la società. La difesa di Turetta, puntando sull’omicidio preterintenzionale, cerca di mitigare la responsabilità di un atto tanto grave, ma resta da vedere come il processo si svilupperà alla luce delle prove e delle testimonianze. Inoltre la vicenda è ancora tutta da sviluppare in tribunale.