Assolti gli imputati del caso di Serena Mollicone: la famiglia della vittima ha annunciato che farà ricorso alla giustizia Ue.
Serena Mollicone “salì nella Ypsilon 10 bianca di Marco Mottola”, uno dei quattro indagati del caso, “per un passaggio. Si fermò al bar dove fu vista litigare con lui e poi in piazza”. Sono queste le ricostruzioni delle indagini per l’omicidio di quella ragazza che ai tempi aveva soltanto 18 anni, presentate al penultimo atto, tenutosi in luglio, dopo ben 21 anni di attesa.
La ricostruzione
La 18enne era sparita il primo giugno del 2001 dal paesino in cui abitava. Gli investigatori hanno poi trovato il suo corpo senza vita in un bosco nei pressi della cittadina, soltanto 48 ore dopo. Anche un altro carabiniere, Francesco Suprano, è accusato di favoreggiamento.
Assolti tutti gli imputati del caso di Serena Mollicone
Ma a distanza di 21 anni il verdetto sull’omicidio di Serena Mollicone non ha ancora dato un volto al colpevole. La Corte d’Assise di Cassino depositerà la sentenza tra 90 giorni. La famiglia di Serena è pronta a fare ricorso alla giustizia dell’Unione europea, per scoprire la verità e dare volto e nome ai colpevoli.
Il ricorso alla giustizia Ue
L’inchiesta sul caso della morte di Serena Mollicone arriverà fino in Europa. Tutti gli imputati sono stati assolti durante il processo in primo grado conclusosi a luglio 2022. Dopo la sentenza, la famiglia di Serena ha annunciato il ricorso agli organi di giustizia dell’Unione europea per scoprire la verità sul caso della morte della giovane, scomparsa nel 2001.
Adesso, si attenderanno le motivazioni della sentenza della Corte d’Assise che ha assolto l’ex comandante della stazione dei carabinieri di Arce, Franco Mottola, sua moglie Anna Maria e il figlio Marco. Tutti erano imputati per concorso in omicidio volontario aggravato. Sarebbero stati assolti anche altri due carabinieri, accusati di aver depistato le indagini.