“Sparito da giorni”: spunta una nuova pista per l’omicidio Sharon Verzeni

“Sparito da giorni”: spunta una nuova pista per l’omicidio Sharon Verzeni

Una nuova pista per l’omicidio di Sharon Verzeni. Una testimonianza parla di un individuo che sarebbe sparito da settimane.

Le indagini sull’omicidio di Sharon Verzeni stanno andando avanti e le forze dell’ordine stanno provando a raccogliere il maggior numero di informazioni possibili per fare chiarezza sulla morte della 33enne, uccisa la notte tra il 29 e il 30 luglio scorsi a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo. In queste ore, come sottolineato dal Corriere di Bergamo, sarebbe spuntata una nuova pista, quella legata ad un pusher.

Omicidio Sharon Verzeni: la pista del pusher

Secondo le ultime informazioni riportate dal Corriere di Bergamo, le autorità starebbero provando a percorrere anche una nuova pista legata ad un pusher che sarebbe sparito da giorni. In particolare il quotidiano ha riportato in queste ore la testimonianza del titolare di un piccolo chiosco di alimentari a ridosso di piazza 7 Martiri e a poche centinaia di metri da dove è stata accoltellata la Verzeni.

“Saranno una decina, in gran parte marocchini. Fanno sempre un gran casino e sono veloci di lama. Per qualche giorno non li ho più visti, ma pian piano stanno tornando. Tutti, tranne uno. Non si vede da settimane“, ha commentato l’uomo parlando di alcuni individui che si aggirerebbero a Terno d’Isola e che non sarebbero persone del tutto affidabili.

L’uomo ha raccontato anche nel dettaglio che uno di questi individui non si vedrebbe da giorni: “Mi hanno anche fatto vedere diverse foto segnaletiche, ma non c’era quella del tizio che è sparito da settimane. Avrà sui 35 anni. Se me lo dovessi trovare davanti lo riconoscerei subito. Farebbero bene a cercarlo anche i carabinieri”.

I problemi di sicurezza a Terno d’Isola

La testimonianza del titolare del chiosco rientra alla perfezione nel quadro della cittadina del bergamasco che, negli ultimi anni, sta facendo i conti con degli evidenti problemi di sicurezza. Il Corriere di Bergamo, infatti, ha sottolineato come negli anni Terno sia diventata “una vera e propria piazza di spaccio, dove confluiscono pusher e tossicodipendenti da tutta la Bergamasca”.

L’attenzione del quotidiano si è focalizzata sulla stazione ferroviaria che farebbe da “catalizzatore per gli spacciatori provenienti dai vari comuni lungo la Bergamo-Lecco e la Bergamo-Milano, via Carnate”. In questo senso tali individui sarebbero in gran parte nordafricani, marocchini e alcuni senza fissa dimora il cui unico intento è quello di “spacciare e far casino”, come confermato da molti residenti.