A Baltimora, un 61enne è stato condannato per l’omicidio di un passeggero di un autobus, ucciso dopo un litigio nato da un urto senza scuse.
Il 30 novembre 2024, un episodio di violenza estrema su un autobus ha sconvolto Baltimora. Secondo la Baltimore Police Department, alle ore 14:00 gli agenti della Central District sono intervenuti in South Eutaw Street dopo la segnalazione di una sparatoria. Sul posto, i soccorritori hanno trovato William Womack, 30 anni, con almeno una ferita da arma da fuoco. Trasportato d’urgenza in ospedale, l’uomo è deceduto poco dopo.

Un litigio banale che finisce in tragedia
Le indagini hanno portato rapidamente all’identificazione di James Richburg, 61 anni, come responsabile dell’omicidio. Gli investigatori hanno ricostruito che tutto è iniziato a bordo di un autobus MTA: Womack avrebbe urtato Richburg senza chiedere scusa mentre stava scendendo. Ne è nato un diverbio, e quando Womack è rientrato sul mezzo, Richburg ha estratto un’arma e ha sparato a distanza ravvicinata.
La condanna e le versioni in aula
Il 9 dicembre 2024, Richburg è stato arrestato senza resistenza su un altro autobus MTA in North Fulton Avenue. Già condannato in passato per rapina e possesso illecito di arma da fuoco, è stato accusato di omicidio di secondo grado, uso di arma da fuoco in un crimine violento e possesso di arma da persona proibita.
Durante il processo, la difesa ha sostenuto che l’imputato avesse agito per autodifesa, sostenendo che Womack lo stesse “minacciando e molestando” dopo l’urto. L’avvocato ha perfino descritto il contatto fisico come una “batteria” secondo le leggi del Maryland, come riportato da NBC affiliate WBAL. Tuttavia, le prove video della telecamera di sicurezza hanno mostrato che l’urto era stato accidentale, mentre Womack si chinava per raccogliere una bottiglia.
I pubblici ministeri hanno evidenziato che Richburg, poco prima di sparare, aveva detto alla vittima: “I’m not going to let you live”, traducibile come “Non ti lascerò vivere”, dimostrando intenzione omicida. La giuria ha quindi emesso un verdetto di colpevolezza su tutti i capi d’accusa.
Richburg affronterà la sentenza definitiva il 10 novembre, rischiando di passare il resto della vita in prigione. Un episodio che dimostra come un semplice gesto di cortesia mancante possa degenerare in una tragedia irreversibile.