Svolta nelle indagini sull’omicidio di Andrea Gaeta, un 26enne su cui dapprima si erano concentrate le indagini, si è costituito alla polizia.
Nuova svolta nelle indagini sull’omicidio di Andrea Gaeta, avvenuto a Orta Nova. Andrea Gaeta era un ragazzo di 20 anni, figlio del bosso Francesco Gaeta. È deceduto al culmine di una lite, sfociata in omicidio: prima il litigio per una ragazza, poco dopo gli spari.
Il fatto è accaduto a Orta Nova, a Foggia. Gaeta è morto a causa dei colpi di pistola esplosi dal suo carnefice, che colpendolo al torace e al fianco non gli hanno lasciato scampo. Gli inquirenti hanno ritrovato il suo corpo privo di vita riverso nella sua auto, sul lato guida dell’abitacolo di una Bmw.
Le indagini
Fin da subito i sospetti si sono concentrati nei confronti di un 26enne con diversi precedenti penali per furto. Pare che il giovane si sia costituito alle forze dell’ordine. Adesso dovrà rispondere alle accuse di omicidio volontario, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo.
I Carabinieri locali hanno ritrovato l’arma del delitto, gettata in seguito all’omicidio nelle campagne di Orta Nova. La vittima era il figlio di Francesco detto “spacca palline”. Secondo gli inquirenti sarebbe il capo della batteria criminale foggiana dei Moretti.
Le indagini si sono svolte molto rapidamente, giunte quasi al termine con un lungo interrogatorio in caserma nei confronti del 26enne. L’omicidio è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato, nella zona industriale. Il colpevole, già noto alle forze dell’ordine, starebbe anche scontando attualmente un anno di servizi socialmente utili, a causa dei suoi precedenti.
Attualmente gli investigatori procedono per omicidio volontario, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo. Il giovane imprenditore 20enne è deceduto mentre era dentro la sua Bmw, a causa degli spari esplosi ad una distanza ravvicinata.
