Secondo Tedros Adhanom Ghebreyesus, numero uno dell’Oms, il secondo anno di pandemia da Covid 19 potrebbe essere più mortale del primo.
Secondo l’Oms il secondo anno di pandemia da Covid 19 sarà più mortale del primo. Molto più mortale, secondo Tedros Adhanom Ghebreyesus, numero uno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Tedros Adhanom Ghebreyesus, Oms: “Il secondo anno di pandemia è sulla buona strada per diventare molto più mortale del primo”
“Il secondo anno di pandemia di Covid-19 è sulla buona strada per diventare molto più mortale del primo“, ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, numero uno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Un’analisi sicuramente poco rincuorante ma che sembra trovare fondamento nell’analisi dei dati. La speranza è che nella seconda metà del 2020 i decessi possano calare in maniera significativa grazie agli effetti della campagna di vaccinazione.
I decessi registrati dall’inizio dell’emergenza Covid
Al 14 maggio 2021, il totale delle vittime dall’inizio della pandemia ammonta a 3,3 milioni di persone circa. Gli Stati Uniti sono il Paese più colpito con 584.000 decessi. L’Italia è all’ottavo posto con 124.000 decessi circa registrati dall’inizio dell’emergenza sanitaria. I numeri fotografano l’entità della tragedia e la speranza è che i vaccini possano presto frenare l’ascesa vertiginosa del numero dei morti registrati ogni giorno.
I vaccini ai bambini e il programma Covax: l’appello del numero uno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
A proposito di vaccini, lo stesso Ghebreyesus ha invitato i Paesi a non vaccinare i bambini ma a dare le dosi a Covax. Si tratta del programma lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel mese di aprile 2020 per accelerare lo sviluppo e la produzione del vaccino in tutti i Paesi del Mondo, arrivando così alla parità di accesso per tutti, anche per i Paesi più poveri, sostanzialmente esclusi dalla campagna di vaccinazione.