Hans Kluge, direttore europeo dell’OMS, non ha dubbi sull’arrivo di nuove pandemie in Europa e nel mondo. Le parole sulle prospettive future.
In Italia, in Europa e nel mondo crescono le preoccupazioni per eventuali nuove pandemie dopo quella da Covid che ha cambiato sicuramente l’intera umanità. In questo senso, a Fanpage, Hans Kluge, direttore europeo dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha fatto il punto su cosa ci si possa aspettare per il futuro.
OMS, le nuove pandemie in arrivo
Dopo aver fatto un quadro sugli obiettivi dell’Ufficio europeo per gli investimenti per la salute e lo sviluppo dell’OMS in occasione del 20esimo anniversario dell’Ufficio OMS di Venezia, Kluge ha spiegato in vista del futuro e di nuove pandemie.
“L’emergere di malattie e nuove pandemie è una certezza assoluta – semplicemente non sappiamo quando o dove si verificheranno”, ha detto.
Decisivo in tal senso l’impatto della modernità e della globalizzazione che “hanno accelerato i processi attraverso i quali i nuovi agenti patogeni possono spostarsi in tutto il mondo a una velocità vertiginosa, come abbiamo visto con il Covid-19, e lo vedremo ancora”.
Su dove e come potrebbe scoppiare una nuova pandemia, il direttore europeo dell’OMS ha spiegato: “È impossibile prevedere l’origine della prossima grande emergenza sanitaria, ma possiamo certamente preparare i nostri sistemi sanitari ad affrontarla, a ridurre le possibilità che emergano nuovi agenti patogeni intervenendo sulla crisi climatica, e rendendo la società più equa e più giusta. Queste sono le cose che possiamo fare oggi, per contribuire a garantire un futuro più sano domani”.
Il focus su Covid, Malattia X e Dengue
Focus importante poi su quella che è stata la pandemia da Coronavirus e gli insegnamenti che ha portato all’umanità: “La pandemia di Covid-19 ha scatenato una devastazione totale su scala globale e ne stiamo ancora facendo i conti in termini di crisi di salute mentale, soprattutto tra i nostri giovani, così come la crisi persistente del personale sanitario e assistenziale, per non parlare della perdita di fiducia nelle istituzioni, compresa in alcuni casi quella sanitaria”.
Sulla Malattia X: “Innanzitutto, non c’è nulla di cui preoccuparsi. Malattia X è un termine utilizzato per riferirsi ad una futura e ancora non conosciuta patologia e per ricordarci che dobbiamo essere preparati in caso di possibili minacce del genere. In tutto il mondo, il numero di potenziali agenti patogeni è molto ampio, mentre le risorse per la ricerca sulle malattie e lo sviluppo è limitato”.
Piccolo passaggio anche sul Dengue: “Il cambiamento climatico sta portando a cambiamenti anche nel comportamento, nella distribuzione e nel movimento di zanzare, uccelli e altri animali che diffondono malattie infettive come la dengue e la malaria in nuove aree […]”.