Onu: il Covid ha riportato il pianeta al 2016

Onu: il Covid ha riportato il pianeta al 2016

Secondo un report dell’Onu, la situazione di pandemia e la guerra tra Russia e Ucraina ha riportato il pianeta indietro di cinque anni.

Secondo quanto affermato in un rapporto svolto dalle Nazioni unite pubblicato nella giornata odierna, il Covid-19 avrebbe riportato indietro il mondo di cinque anni. Il report dell’Onu si riferisce allo stato di salute della popolazione, all’aspettativa e al tenore di vita dei cittadini.

Inoltre il conflitto tra Russia e Ucraina non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione. Ma non è finita qui: le stime non sono positive, e la situazione potrebbe anche peggiorare nei prossimi anni. Nella fattispecie, il rapporto indica come per la prima volta dalla sua creazione più di 30 anni fa, l’Indice di Sviluppo Umano sia diminuito per due anni di fila, nel 2020 e nel 2021. Attualmente si registrano gli stessi livelli del 2016. Secondo il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (Undp) si tratterebbe di un “immenso declino”.

Ad essere coinvolti sono più del 90% dei Paesi del pianeta. Il rapporto spiega: “L’immenso declino” riguarderebbe più del 90% dei Paesi del pianeta. Con l’arrivo di autunno e inverno, la situazione potrebbe andare verso la peggiore.

Difatti si ipotizza già una nuova variante per questo autunno: si tratta di Centaurus. Lockdown e stime di crescita del Paese non vanno d’accordo: la speranza è quella di riuscire a contenere il virus senza dover ricorrere a misure estreme.

Il parere di Andrea Costa

Durante un’intervista alla Stampa, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha dichiarato: “Oggi non c’è alcun elemento obiettivo che faccia pensare a scenari apocalittici. L’esperienza maturata in questi due anni consente al governo di intervenire se necessario”. Sono queste le parole fiducuiose del sottosegretario della Salute.

Secondo Andrea Costa, è fondamentale imparare a convivere con il virus affinché questo non limiti la qualità delle nostre vite. Secondo il sottosegretario della Salute, bisogna dare “meno importanza al numero dei contagi, e concentrarsi su quello dei ricoveri, che sono in continua discesa”.