Crescono le tensioni in Cisgiordania: l’ONU interviene duramente

Crescono le tensioni in Cisgiordania: l’ONU interviene duramente

L’ONU condanna l’azione militare israeliana in Cisgiordania, definendola una violazione del diritto internazionale.

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha espresso preoccupazione per l’intensificazione delle operazioni militari israeliane in Cisgiordania, sostenendo che queste azioni rappresentano una violazione del diritto internazionale e minacciano di aggravare ulteriormente una situazione già fragile e tesa. A intervenire sulla vicenda è stato anche Borrell.

Cisgiordania: l’ONU denuncia le violazioni dei diritti umani

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha fortemente condannato la crescente militarizzazione delle operazioni delle forze di sicurezza israeliane nella Cisgiordania occupata. Come riportato da Ansa, l’agenzia ha dichiarato che la “risposta sempre più militare” di Israele viola il diritto internazionale e rischia di aggravare ulteriormente le tensioni in una regione già estremamente fragile e instabile. L’ONU ha espresso grande preoccupazione, sottolineando che queste operazioni potrebbero creare una situazione insostenibile con gravi ripercussioni per la popolazione civile, e ha richiesto un’azione urgente per evitare un ulteriore deterioramento delle condizioni umanitarie.

L’appello dell’Unione Europea

Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione Europea per la Politica estera, ha espresso solidarietà alle preoccupazioni sollevate dal vice premier giordano Ayman Safadi riguardo alle ripetute violazioni dello status quo dei luoghi sacri. Borrell ha sottolineato che tali questioni sono “del tutto legittime e devono essere affrontate dalla comunità internazionale”. Ha inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità di agire contro le minacce, compresa quella del ministro israeliano Ben Gvir, che potrebbero compromettere ulteriormente la stabilità regionale. Queste le sue parole: “Condivido le preoccupazioni del vice premier giordano Ayman Safadi sulle ripetute violazioni dello status quo dei luoghi sacri, sotto la continua minaccia anche del ministro Ben Gvir. Sono questioni del tutto legittime e devono essere affrontate dalla comunita’ internazionale. E’ in gioco la stabilita’ regionale”. Borrell ne ha parlato in un post da lui caricato su X.