Open Arms: Conte e Di Maio affondano Salvini

Open Arms: Conte e Di Maio affondano Salvini

Le testimonianze dell’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il vicepremier Di Maio complicano la situazione giudiziaria di Salvini.

Rischia 15 anni il vicepremier Matteo Salvini nel corso del processo Open Arms quando era a capo del Viminale. La deposizione dell’allora premier, l’attuale leader del M5S, sembra aver rinnegato ogni responsabilità relativa a quel caso in cui ora il ministro del Mit è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio quando nel 2019 costrinse la nave Ong ad attendere 19 giorni prima dello sbarco dei 160 migranti. La prossima udienza è fissata per il 24 marzo. 

Nel corso dell’udienza sono stati ascoltati il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, l’ex ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e l’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio, chiamati a testimoniare dalla Procura. L’allora premier ha preso le distanze dalle azioni del suo allora ministro degli Interni così come l’ex ministro degli Esteri Di Maio. Secondo quanto ha dichiarato l’avvocata di Salvini Giulia Bongiorno, “la deposizione di Luciana Lamorgese è stata particolarmente significativa.”

Matteo Salvini

Conte e Di Maio prendono le distanze mentre incide Lamorgese

“Dalla sua ricostruzione, infatti, credo sia risultato evidente come sia veramente erroneo e fuorviante pensare che il ritardo nello sbarco sia stato un fatto doloso visto che si è parlato di una tempistica che è collegata sistematicamente alle interlocuzioni con l’Europa” ha spiegato l’avvocata che ha anticipato che nella prossima udienza parlerà proprio Matteo Salvini per chiarire la sua posizione. Il vicepremier a termine dell’udienza ha mostrato tutto il suo disappunto.

“L’udienza ha confermato un dato oggettivo: rischio fino a 15 anni di carcere per il mancato sbarco dalla nave della ong spagnola tra il 14 e il 20 agosto 2019, nonostante Luciana Lamorgese abbia confermato di aver trattenuto gli immigrati a bordo di una nave in più di una occasione, per esempio sulla Ocean Viking dal 18 al 29 ottobre 2019 in attesa di trovare un accordo con gli altri partner europei” ha detto Salvini. “Eppure, soltanto io avevo fatto crollare il numero di arrivi, difendendo i confini ed evitando molte tragedie del mare, ma soltanto io sono a processo e grazie ai voti dei parlamentari di sinistra”.