Terribile, giovane operaio 21enne muore schiacciato da un muletto
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Terribile, giovane operaio 21enne muore schiacciato da un muletto

Ambulanza e una sirena della polizia

Tragedia sul lavoro a Canicattì: un operaio di 21 anni perde la vita schiacciato da un muletto in un cantiere edile, le indagini sono in corso.

Ancora una volta, la Sicilia è teatro di un dramma sul lavoro che vede la morte di un giovane operaio di 21 anni che è morto mentre lavorava in un capannone di un’impresa edile a Canicattì, in provincia di Agrigento.

Il tragico incidente è avvenuto quando il ragazzo è stato travolto dal muletto che stava manovrando, rimanendo schiacciato sotto il peso del mezzo.

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L’intervento tempestivo dei Vigili del fuoco, dei Carabinieri e del personale del 118 non è bastato a salvare la vita del giovane operaio.

La Procura di Agrigento, come riportato da Tg24.sky.it, ha aperto un’inchiesta. L’obiettivo è accertare la posizione lavorativa di Giardina e verificare il rispetto delle norme di sicurezza.

L’area dell’incidente, inoltre, è stata sequestrata per permettere agli inquirenti di svolgere le indagini necessarie.

Tre morti al giorno sul lavoro in Italia non sono una cosa normale,” ha dichiarato Alfonso Buscemi, segretario provinciale della Cgil, sottolineando la gravità di una situazione che sembra non trovare soluzione.

Anche i segretari della Uil Sicilia e Uil Agrigento, Luisella Lionti e Gero Aquisto, hanno espresso il loro cordoglio: “Un’altra vittima del lavoro in Sicilia, questa volta a Canicattì, nell’Agrigentino. Un’altra tragedia, un altro omicidio. Tutta la Uil manifesta vicinanza alla famiglia di questo operaio travolto dal carrello elevatore.”

Disperso nel fiume Adda: si cerca un operario di 58 anni

Mentre la Sicilia piange un’altra giovane vita spezzata, in Lombardia le speranze sono rivolte verso le ricerche di Claudio Tigni, un operaio di 58 anni della Italgen.

Tigni è caduto da un cavalcavia nel fiume Adda mentre lavorava su un canale scolmatore della A4, nei pressi di Vaprio d’Adda, nel Milanese.

Le prime ricostruzioni suggeriscono che l’uomo, una volta caduto in acqua, non sia riuscito a restare a galla a causa delle attrezzature indossate.

Le operazioni di soccorso sono rese difficili dalle forti correnti del fiume, ma le squadre dei sommozzatori e del Saf fluviale stanno lavorando senza sosta.

I Vigili del fuoco hanno richiesto la chiusura parziale del volume d’acqua in entrata sul fiume, nella speranza di facilitare le ricerche.

Gli investigatori stanno cercando di capire le circostanze che hanno portato alla caduta di Tigni. Ciò mentre la comunità locale e i colleghi dell’uomo attendono con ansia notizie positive.

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ultimo aggiornamento: 28 Giugno 2024 16:23

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