Tragedia a Vico del Gargano: un operaio edile è stato ucciso a colpi di fucile dal suocero nella sua abitazione.
L’omicidio di un operaio edile di 39 anni ha scosso profondamente la città di Vico del Galgano, in provincia di Foggia.
La tragica vicenda è avvenuta nella serata di venerdì 21 giugno nella sua abitazione in contrada Mannarella, nella zona industriale del paese. Il presunto autore del delitto sarebbe il suocero 60enne, con cui condivideva la stessa palazzina.
Operaio edile ucciso dal suocero: la dinamica dei fatti
Come riportato da Notizie.virgilio.it, il delitto è avvenuto al culmine di un acceso litigio. Le ferite riportate dalla vittima hanno portato i carabinieri a ipotizzare l’uso di un fucile, sebbene l’arma del delitto non sia ancora stata rinvenuta.
I soccorritori giunti sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del operario, mentre le indagini sono ora concentrate sull’interrogatorio dei familiari presenti al momento del fatto.
Le autorità locali, coordinate dalla procura di Foggia, mantengono un rigoroso riserbo sull’evoluzione delle indagini.
Nonostante ciò, la città è sotto shock, avendo appreso della tragedia attraverso i messaggi su WhatsApp prima che la notizia fosse ufficialmente diffusa dai media.
Le parole del sindaco di Vico del Gargano
Oltre al suo lavoro come operaio edile, dedicava il suo tempo libero al volontariato nella locale sezione della protezione civile.
Il sindaco del paese, Raffaele Scicio, ha espresso il suo sgomento per l’accaduto: “Conosco entrambe le famiglie, sono persone rispettabili, integrate nella nostra comunità. Non c’era mai stato alcun problema“.
Il sindaco ha anche parlato del suocero, un ex dipendente dell’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali.
Come riportato da Il Messaggero, il primo cittadino ha affermato: “Non so davvero cosa possa essere accaduto“.
La piccola comunità garganica, dunque, rimane in attesa di ulteriori sviluppi e della conclusione delle indagini per comprendere i motivi di tale tragedia.