I casi di operatori sanitari contagiati anche dopo il vaccino sono in aumento. La posizione del sindacato Nursing Up.
ROMA – I casi di operatori sanitari contagiati anche dopo il vaccino sono in aumento. L’allarme è stato lanciato dal sindacato Nursing Up che ha parlato di “cifre irrisorie che possono sembrare apparentemente irrisorie, ma in realtà ciò che ci preoccupa di più è la scarsa attenzione che le Regioni stanno dando a questi accadimenti. Si tratta di infermieri che hanno ricevuto la seconda dose tra gennaio e febbraio“.
De Palma: “Serve lo screening anticorpale”
Una situazione che i sindacati fanno presente ormai da tempo. “Le motivazioni dei contagi – ha detto il segretario De Palma, riportato dall’Agi – non possono essere legate alla non totale efficacia dei vaccini […]. Ciò che ci preoccupa è la mancanza di politiche di programmazione tempestive ed omogenee, come gli screening di misurazione del livello anticorpale sul personale sanitario. Si tratta di una misura che noi continuiamo a chiedere a gran voce da tempo“.
“Solo così – ha aggiunto – si potrà preventivamente per evitare l’esposizione al rischio di quei colleghi già vaccinati, che operano nei reparti con pazienti fragili, e che potrebbero involontariamente diventare veicolo di contagio essi stessi nel momento in cui si infettano anche se già sottoposto alla seconda dose“.
La vicenda del Green Pass
L’altra questione da affrontare è quella degli spostamenti. Molti medici e infermieri, infatti, rischiano di doversi nuovamente sottoporsi ai tamponi prima di partire visto che il ‘certificato vaccinale’ è ormai in scadenza. Una discussione che ormai da tempo è sul tavolo del Governo, ma la situazione ancora continua ad essere ricca di dubbi e incertezze.
Nelle prossime settimane si avrà un quadro sicuramente molto più chiaro anche delle regole da rispettare e, soprattutto, della durata del certificato che viene dato subito dopo la seconda somministrazione.