Cinque persone arrestate a Trieste: il punto dell'indagine
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Direttore: Alessandro Plateroti

Immigrazione clandestina, cinque arresti a Trieste

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Cinque persone sono state arrestate a Trieste con l’accusa di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

TRIESTE – Cinque persone sono state arrestate a Trieste con l’accusa di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Il blitz della Polizia di Stato, supportata anche dalla Digos e dal Servizio per il contrato all’estremismo e terrorismo, è scattato nelle prime ore di venerdì 5 marzo 2021.

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Uno dei fermati era risultato in contatto con un siriano, responsabile dell’attentato terroristico del 15 settembre 2017 a Londra. Attacco che ha portato all’esplosione di un ordigno rudimentale in un vagone della metropolitana presso la stazione Parsons Green.

L’indagine

L’indagine è stata aperta nei mesi scorsi dalla Procura di Trieste. Gli approfondimenti hanno portato alla luce un modo di agire ormai ben consolidato.

I fermati rintracciavano migranti, prevalentemente di origine curda, e li portavano a Trieste per fornirgli dei documenti falsi con l’obiettivo di agevolare il flusso migratorio. Indagine che ha portato anche alla scoperta di un contatto tra uno degli arrestati e l’autore di uno degli attacchi terroristici di Londra. Gli approfondimenti continueranno nelle prossime settimane per verificare un eventuale coinvolgimento anche di altre persone in questa vicenda. Sono diversi ancora i punti da chiarire e gli interrogatori potrebbero essere molto importanti.

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Le perquisizioni

Il blitz della Polizia è stato accompagnato anche da diverse perquisizioni in numerose città del Nord Italia dove la cellula triestina era riuscita ad aprire delle basi logistiche, anche con l’aiuto economico di alcune organizzazioni transnazionali.

Un arresto è stato effettuato anche in Germania. Si tratta di un cittadino iracheno che aveva costituito la cellula la triestina per poi lasciare l’Italia. Su di lui pendeva un mandato di custodia europea emesso proprio dalla Procura di Trieste. Altre 10 persone sono state iscritte sul registro degli indagati, ma attualmente non si trovano in Italia. Gli approfondimenti continueranno nelle prossime settimane per ricostruire meglio quanto accaduto.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 12:59

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