Gli uomini della Polizia di Stato hanno condotto una maxi operazione contro i No Green Pass e i no Vax: il reato ipotizzato è quello di istigazione a delinquere.
Nella mattinata del 14 novembre è scattata una operazione della Polizia contro i no Green Pass e i no Vax con 17 decreti di perquisizione nei confronti di soggetti che ruotano intorno al canale Telegram Basta Dittatura, già sequestrato dalle autorità per i contenuti diffusi. I reati ipotizzati sono quelli di istigazione a delinquere e istigazione a disobbedire le leggi. Leggendo i contenuti dei messaggi, emerge che anche anche il Presidente del Consiglio Mario Draghi era nel mirino dei violenti.
Le indagini degli inquirenti e l’operazione contro i no Green Pass e i no Vax
L’operazione di carattere nazionale si è svolta nelle città di Ancona, Brescia, Cremona, Imperia, Milano, Pesaro Urbino, Pescara, Palermo, Pordenone, Roma, Salerno, Siena, Treviso, Trieste, Torino, Varese. Nel corso dell’attività di indagine gli inquirenti hanno monitorato per settimane il canale Telegram Basta Dittatura, considerato come il perno dell’attività di protesta sul territorio nazionale. E sul canale in questione erano attivi anche soggetti che istigavano alla violenza alla disobbedienza.
Dopo settimane di indagini, il 15 novembre è scattata la maxi operazione con perquisizioni a carico di diciassette soggetti.
I messaggi d’odio e i contenuti delle chat
Nel corso dell’attività di indagine, gli inquirenti hanno intercettato una serie di messaggi attraverso i quali gli indagati istigavano alla protesta armata e suggerivano di mettere in pratica azioni illegali contro esponenti del governo e cariche istituzionale. Anche il Presidente del Consiglio Mario Draghi era finito nel mirino dei violenti. Oltre al premier, gli indagati invitavano ad agire contro medici, virologi, esperti, uomini delle forze dell’ordine e personaggi pubblici.