Blitz della Guardia di Finanza contro una società del gruppo ospedaliero San Donato: sequestro da 34 milioni di euro.
MILANO – Operazione della Guardia di Finanza contro una società del gruppo ospedaliero San Donato. Come raccontato dal Corriere della Sera, le Fiamme Gialle hanno eseguito un sequestro da 34 milioni di euro per una presunta truffa sull’acquisto di protesi ai danni della Regione Lombardia.
Secondo quanto ipotizzato dalla Procura, gli acquisti del gruppo sarebbero avvenuti con un prezzo maggioritario rispetto a quello base per poi chiedere un rimborso senza comunicare le note di credito.
Il gruppo ospedaliero si difende: “Notizia incomprensibile”
Il gruppo ospedaliero si è difeso con una nota: “La notizia diffusa è incomprensibile – si legge nel comunicato – nessun vantaggio per il Gruppo San Donato che ha sempre operato nel rispetto della legge e in pieno ossequio alle indicazioni dell’autorità predisposta alla regolamentazione e programmazione“.
Indagini in corso
Le indagini sono in corso e nelle prossime settimane ci potrebbero essere importanti novità. Secondo quanto dagli inquirenti, il gruppo ospedaliero avrebbe acquistato delle protesi ad un prezzo maggioritario rispetto a quello base.
Il sequestro è avvenuto subito dopo un’intercettazione che è stata messa nel decreto emesso dalla Procura di Milano: “Il nostro professor Colombo ha detto che l’Ospedale San Raffaele fa la cresta sulle valvole aortiche per via delle note di credito. Non si spiega perché tale importo non venga girato alla Regione“.
Come scritto dal Corriere della Sera, si tratta di una telefonata tra l’ex responsabile dei servizi farmacia del Gruppo San Donato Mario Giacomo Cavalazzi e Massimo Stefanato, ora indagato, che nel 2017 era rappresentante dell’ufficio acquisiti del San Raffaele. Nelle prossime settimane potrebbero esserci gli interrogatori per cercare di ricostruire meglio quanto successo ed accertare la posizione degli indagati. Diversi i punti da chiarire in questa inchiesta aperta dalla Procura di Milano.