Operazione 'No Fly', sequestrati quattro impianti in Sicilia
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Direttore: Alessandro Plateroti

Operazione ‘No Fly’, sequestrati quattro impianti in Sicilia per inquinamento

Carabinieri

I carabinieri hanno posto sotto sequestro quattro impianti in Sicilia nell’ambito dell’operazione ‘No Fly’ per inquinamento.

PALERMO – Operazione congiunta nel Siracusano di carabinieri e guarda di finanza. Gli inquirenti hanno messo i sigilli a quattro stabilimenti delle aziende Versalis e Sasol e dei depuratori TAS e Ias. Secondo quanto scoperto dalla Procura tra il 2014 e il 2016 questi impianti avrebbero emesso in atmosfera materiale inquinante. Proprio per questo motivo sono stati messi 19 avvisi di garanzia nei confronti di tutte le persone che in quel periodo rivestivano incarichi di responsabilità.

Le indagini andranno avanti nei prossimi giorni in attesa degli interrogatori e del processo previsto più in là. Tutte le aziende hanno assicurato la massima collaborazione nella vicenda con le autorità per chiarire meglio la vicenda.

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Carabinieri
Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/carabinieri.it

Operazione ‘No Fly’, sequestrati quattro impianti nel Siracusano

Secondo quanto scoperto dagli inquirenti, i quattro impianti nel periodo tra il 2012 e il 2014 hanno emesso materiale inquinante nell’aria. Proprio per questo motivo vengono contestati reati ambientali oltre che di responsabilità amministrativa degli Enti ed emissione in luoghi pubblici di sostanze idonee a creare molestie.

Le indagini sembrano destinate a continuare nei prossimi giorni per cercare di chiarire meglio la vicenda ed emettere le prime richieste ai giudici. Le aziende coinvolte si sono messe a disposizione dei magistrati per cercare di chiarire la vicenda.

Non è la prima volta che una società viene indagata per emissioni di materiale inquinante. Questa volta ad essere sequestrata sono state quattro imprese nel Siracusano. I carabinieri e la Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione ‘No Fly‘ hanno messo il sigillo alle strutture in attesa di finire i rilievi. Le società hanno ribadito la loro volontà di collaborare con la magistratura per chiarire meglio la vicenda ed evitare pene che rischiano di coinvolgere i dipendenti che in quel periodo ricoprivano ruoli di responsabilità.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/carabinieri.it/

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:38

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