Opposizioni contro La Russa su via Rasella: "Parole inaccettabili"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Opposizioni contro La Russa su via Rasella: “Parole inaccettabili”

Ignazio La Russa

La leader del Pd Schlein chiede le dimissioni del presidente del Senato La Russa per le sue parole su via Rasella.

Per Elly Schlein sono state “Parole indecenti, inaccettabili per il ruolo che La Russa ricopre” quelle del presidente del Senato all’intervista podcast di Libero. La seconda carica dello Stato stava commentando la polemica nata nei giorni scorsi dal discorso della premier sulle Fosse Ardeatine dimenticando che le vittime dell’eccidio erano antifascisti. La Russa ritorna sull’episodio partendo dall’attentato di via Rasella, l’azione partigiana che portò all’eccidio.

Nell’intervista La Russa dichiara che l’azione di via Rasella fu “una pagina tutt’altro che nobile della Resistenza”, poiché i partigiani in quell’occasione uccisero “una banda musicale di semipensionati” e non dei soldati nazisti. Queste parole hanno scatenato l’ira di tutte le opposizioni e anche di Ruth Durighello, la presidente della comunità ebraica di Roma.

Ignazio La Russa
Ignazio La Russa

L’attacco delle opposizioni

La Russa precisa che la sua intenzione era quella di smontare la polemica nata dalle parole di Meloni e non di attizzarla. Ritorna sulle sue parole dicendo che avrebbe potuto specificare che erano nazisti ma anche che avrebbe potuto ricordare “atti più gloriosi della Resistenza” come il sacrificio di Salvo D’Acquisto mentre quello in “via Rasella non fu uno scontro a fuoco faccia a faccia con i nazisti: si trattava di un battaglione che tornava in caserma colpito con una bomba, e morirono anche due passanti innocenti, italiani”.

Le opposizioni sono insorte dal Pd al Terzo Polo. Il capogruppo Pd al Senato, Francesco Boccia, ha detto: “È grave che che il presidente del Senato, seconda carica di uno Stato nato dalla Resistenza e dalla guerra di liberazione, parli di via Rasella e della lotta partigiana nel modo in cui lo ha fatto. Siamo di fronte a un esempio di revisionismo storico che, inoltre, sposa il punto di vista dei fascisti. Non è accettabile mettere sullo stesso piano i partigiani che combattevano per liberare l’Italia e i nazifascisti”.

La reazione del presidente del Senato alla polemica

Altri esponenti del Pd da Cuperlo a Picerno chiedono le dimissioni di La Russa dicendo che un nostalgico del Ventennio non può essere presidente del Senato dichiarando il commento su via Rasella vergognoso e negazionista. Ma Ignazio La Russa sbotta e dice: “Loro vogliono solo montare polemica su cose di 70 anni fa, anziché giudicarmi per come faccio il mio lavoro”.

«Basta, mi sono stancato. D’ora in poi non parlerò più di fatti storici, solo di attualità, e mi aspetto che mi si giudichi su quello che faccio e dico su temi di attualità, non sul passato del quale, semmai, parlerò con gli storici e non con i giornalisti. Quindi non fatemi più domande su queste cose perché non rispondo» conclude il presidente del Senato.

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ultimo aggiornamento: 1 Aprile 2023 9:48

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