La Commissione Europea boicotta i vertici informali organizzati da Viktor Orban. Le cause: i viaggi non concordati.
La recente decisione di isolare Viktor Orban, primo ministro ungherese, rappresenta un punto di svolta nelle dinamiche politiche dell’Unione Europea. A seguito dei viaggi non concordati di Orban in Russia, Cina e Stati Uniti, la Commissione Europea guidata da Ursula von der Leyen ha deciso di boicottare i vertici informali organizzati dall’Ungheria, che attualmente detiene la presidenza di turno dell’UE.
Questa mossa senza precedenti è stata annunciata ufficialmente da Eric Mamer, portavoce della Commissione Europea. La presidente von der Leyen ha dichiarato che, alla luce degli ultimi sviluppi, la Commissione sarà rappresentata solo a livello di alti funzionari durante le riunioni informali del Consiglio. Inoltre, la tradizionale visita del collegio alla Presidenza non avrà luogo.
Le ragioni dietro l’isolamento
Le motivazioni dietro questa decisione risiedono nei recenti viaggi di Orban, effettuati senza alcuna comunicazione preventiva agli altri membri del Consiglio Europeo. Questi incontri, avvenuti con leader controversi come Vladimir Putin, Xi Jinping e Donald Trump, sono stati visti come una mossa unilaterale che minaccia l’unità dell’Unione Europea.
Durante il suo viaggio a Mosca, Orban ha incontrato Putin, un gesto che ha sollevato molte preoccupazioni a Bruxelles, data la situazione geopolitica in Ucraina. Successivamente, il premier ungherese ha visitato Pechino per discutere con Xi Jinping, un altro atto che ha messo in allarme gli altri leader europei.
Infine, Orban ha avuto un incontro con Donald Trump, esprimendo fiducia nelle capacità del tycoon di trovare una soluzione alla guerra in Ucraina, una dichiarazione che ha ulteriormente incrinato i rapporti con Bruxelles.
Conseguenze per l’Ungheria
Il boicottaggio da parte della Commissione Europea rappresenta una sfida significativa per Orban e la sua amministrazione. La decisione di non inviare ministri ai vertici informali potrebbe indebolire la posizione dell’Ungheria all’interno dell’UE, compromettendo la sua capacità di influenzare le decisioni politiche comuni.
Inoltre, questo isolamento potrebbe avere ripercussioni economiche e diplomatiche per il paese, che si troverà a dover navigare una situazione sempre più complessa all’interno dell’Unione.
La mossa di von der Leyen arriva in un momento critico, proprio mentre si avvicina la decisione finale sul suo possibile secondo mandato come presidente della Commissione Europea. La sua ferma presa di posizione contro Orban potrebbe essere vista come un segnale di forza e determinazione. Volto a preservare l’integrità e l’unità dell’Unione Europea in un periodo di crescenti tensioni internazionali.