Un padre di 48 anni avrebbe ucciso il figlio di 9 anni a Cataldi Park, poi avrebbe “forzato” un confronto mortale con la polizia.
Il contesto generale di questa tragica vicenda risale al 13 luglio a San Jose, in California. Secondo le autorità locali, un padre di 48 anni — identificato come Mateusz Dzierbun — si è recato con il figlio di soli 9 anni al parco Cataldi. Nessun testimone ha riferito di un alterco o situazione pregressa: la scena appare improvvisa, intensa e scioccante.

Il drammatico svolgimento dei fatti
Secondo il rapporto della polizia di San Jose, all’arrivo sul posto gli agenti hanno trovato Dzierbun in possesso di un grosso coltello da cucina e vicino al corpo del figlio ormai in condizioni critiche. Il bambino presentava diversi colpi d’arma da taglio. L’uomo si sarebbe rifiutato di deporre l’arma, rimanendo “in posizione accovacciata” su un corpo sanguinante. Quando gli agenti hanno intimato di mollare l’arma, il padre avrebbe reagito “alzandosi di scatto, sollevando il coltello e caricando” contro di loro, secondo quanto riportato da truecrimenews.com. Ne sarebbe nata una sparatoria, in cui l’uomo è stato colpito e successivamente dichiarato morto in ospedale.
Indagini e reazioni ufficiali
Durante l’indagine preliminare, gli inquirenti hanno stabilito che il padre abbia effettivamente colpito il figlio prima di telefonare alla polizia. È stato arrestato e successivamente trasportato in ospedale, dove ha perso la vita. Le autorità ipotizzano che Dzierbun volesse “forzare uno scontro letale” con gli agenti, secondo fonti investigative.
Le reazioni a questa vicenda sono state dure e immediate. Il Sindaco di San Jose, Matt Mahan, ha dichiarato: “Non posso immaginare quanto spaventato debba essere stato questo bambino, quando colui che doveva proteggerlo è diventato il suo aggressore. Non ci sono parole.” Ha elogiato gli interventi della polizia, sottolineando la loro rapidità e professionalità.
Anche il Capo della Polizia, Paul Joseph, ha commentato: “I nostri agenti hanno affrontato una scena impensabile con urgenza, coraggio e professionalità.”
La tragedia di San Jose solleva feroci interrogativi sul ruolo genitoriale, la salute mentale e i protocolli di intervento in circostanze così estreme. Nulla, però, potrà restituire la vita al piccolo di 9 anni. Le indagini continuano per ricostruire la dinamica completa e capire eventuali segnali o prevenzioni possibili.