Bambina in overdose di hashish: la drammatica storia

Bambina in overdose di hashish: la drammatica storia

Un caso allarmante scuote Palermo: una bimba di un anno è finita in ospedale per overdose di hashish, il protocollo d’emergenza.

Un caso sconcertante ha colpito Palermo negli ultimi giorni: una bambina di appena un anno è stata ricoverata d’urgenza all’ospedale dei bambini a causa di un’overdose dovuta all’ingerimento di hashish. I genitori hanno riportato che la piccola avrebbe trovato e raccolto la sostanza in strada, portandola alla bocca.

Overdose di hashish: bambina ricoverata

Come ricostruito da Repubblica, il personale sanitario ha immediatamente attivato le procedure di emergenza, allertando le forze dell’ordine per avviare gli accertamenti del caso mentre la bambina riceveva le cure necessarie. Purtroppo, questo non è un caso isolato; si tratta dell’ennesimo episodio di overdose che coinvolge i più piccoli nella città di Palermo e provincia.

Recentemente, un altro bambino di tre anni è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Cervello dopo aver assunto ketamina, segno di una crisi crescente. Durante l’estate, si erano già registrati altri casi di overdose da hashish, mettendo in luce una vera emergenza che richiede l’attenzione delle autorità.

Protocollo di emergenza per la tutela dei minori

Di fronte a questi episodi, la procuratrice per i minorenni, Caramanna, ha avviato un protocollo di emergenza preventivo. Questo protocollo prevede una stretta collaborazione tra sanitari e forze dell’ordine per garantire la protezione dei minori in situazioni di overdose.

In caso di accesso di minori a strutture sanitarie per overdose, i medici devono avvisare immediatamente il magistrato di turno, avviando un fascicolo d’inchiesta per le dovute verifiche. In situazioni più gravi, le autorità possono disporre l’allontanamento dei bambini dal nucleo familiare. 

“Siamo preoccupati per questi episodi che riscontriamo sempre più spesso”, ha dichiarato la procuratrice Caramanna così come riporta anche FanPage.it, aggiungendo: “Spesso sono coinvolti giovani genitori assuntori di droghe che arrivano dalle periferie e dal centro”.