Padova, morto il bambino scosso dalla madre

Padova, morto il bambino scosso dalla madre

Gravissimo episodio a Mestrino, in provincia di Padova. Una 29enne ha scosso il figlio di cinque mesi fino a provocargli il coma. La donna è indagata, il bimbo è morto.

PADOVA – Un neonato di appena cinque mesi è giunto in gravissime condizioni all’ospedale del capoluogo veneto. Il piccolo è morto dopo essere andato in coma, causato da un arresto circolatorio. Al nosocomio sono stati eseguiti tutti gli accertamenti diagnostici sul neonato: Tac, elettroencefalogramma e risonanza magnetica. Il sospetto diventa quasi certezza: le lesioni cerebrali risulterebbero compatibili con un forte scuotimento.

Padova, madre sotto accusa

L’episodio si è verificato sabato a Mestrino, centro a ovest di Padova. All’arrivo dei sanitari, il medico di turno ha chiamato i carabinieri. Secondo la ricostruzione degli investigatori la donna, esasperata dal pianto del neonato, lo avrebbe scosso violentemente tanto da provocare un arresto circolatorio. La madre, una 29enne originaria della provincia di Vicenza, è indagata per lesioni gravissime aggravate nei confronti del figlio di cinque mesi. 

Fonte foto: https://www.facebook.com/ItalianRedCross

Le parole della donna

La donna ha chiamato il 118 e si è autoaccusata davanti al magistrato e ai carabinieri. “Piangeva, piangeva e non smetteva mai. Erano due ore e mezza che continuava a piangere. Mio marito dormiva, e io ho preso in braccio il nostro bambino. Camminavo su e giù per la casa cullandolo nel tentativo di calmarlo. L’ho solo cullato, nient’altro…. Non ricordo di averlo scosso… Poi ha messo di piangere e l’ho rimesso a letto. In quel momento mi sono accorta che non respirava. Ho svegliato mio marito e abbiamo chiamato l’ambulanza…“. Queste le parole della madre.

La donna, invece, è sotto inchiesta: il pm padovano Roberto Piccione le contesta il reato di lesioni volontarie aggravate. Per il momento, comunque, neo confronti della 29enne non sono state emesse ordinanze restrittive. Il piccolo è in condizioni gravissime e rischia danni permanenti. Le funzioni vitali sono affidate ai macchinari.