“Ecco cosa voleva fare”: atroce verità sul neonato seviziato e abusato dal padre in ospedale

“Ecco cosa voleva fare”: atroce verità sul neonato seviziato e abusato dal padre in ospedale

Nuovi dettagli e terrificante ipotesi sul neonato seviziato dal padre in ospedale a Padova. Il genitore avrebbe avuto un piano diabolico.

Ci sarebbero nuovi dettagli e anche una tremenda ipotesi sul movente che avrebbe portato il padre 22enne a seviziare il figlio neonato in ospedale. I fatti fanno riferimento a quanto accaduto a Padova nei giorni scorsi dove un ragazzo è stato beccato dalle telecamere a maltrattare il piccolo che si trovava ricoverato nella struttura ospedaliera.

Neonato seviziato dal padre in ospedale: i fatti

La terribile notizia di quanto accaduto a Padova nei giorni scorsi è diventata ormai di dominio pubblico. Un ragazzo di 22 anni è stato beccato dalle autorità mentre maltrattava il suo piccolo neonato di cinque mesi che si trovava ricoverato in ospedale. Pare che il genitore approfittasse dei momenti in cui medici e infermieri non erano nella stanza per seviziare il piccolino.

Il 22enne è stato arrestato dopo che, nelle 48 ore prima dell’azione delle autorità avvenuta il 30 ottobre, era stato visto dalle telecamere installate nella stanza e puntate sulla porta d’ingresso e sul letto del neonato, compiere azioni orribili ai danni del piccolo.

Pare che l’uomo provasse a ferire il bambino infilandogli le mani in gola per impedirgli di respirare bene ma anche che facesse forza sul petto per provocargli dei danni. In tutto questo, la madre era totalmente estranea alla vicenda.

L’ipotesi sul movente

Sul terribile caso, come riportato dal Corriere, sembrano poi essere arrivati nuovi dettagli. Un esame approfondito compiuto dai medici ha evidenziato ulteriori lesioni a reni e fegato, cosa che porterebbe a pensare che il 22enne possa aver ripetutamente “manipolato” il figlio per non lasciare segni evidenti come ematomi.

Le indagini sui maltrattamenti starebbero adesso seguendo una linea ben precisa. L’ipotesi agghiacciante delle autorità sembra essere quella di un movente di tipo economico. Pare che il padre del neonato non avesse intenzione di uccidere il bambino, ma che dietro ci fosse l’idea di sfruttare una sua futura disabilità, da lui indotta con le manovre di ostruzione continua delle vie aeree in modo da avere dei sussidi più avanti.

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