Caso Orlandi: “Mai esistito dossier”

Caso Orlandi: “Mai esistito dossier”

L’ex segretario del papa emerito, Benedetto XVI, si dissocia dal caso di Emanuela Orlandi. Padre Georg dice: “Mai esistito dossier su di lei”.

Sono ancora tanti i misteri che aleggiano attorno al caso della scomparsa di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana di cui non si sa più niente ormai dal 22 giugno 1983. Padre Georg, segretario particolare del Papa emerito, si è dichiarato del tutto estraneo alla vicenda della scomparsa.

Il fascicolo

In un fascicolo di Padre Georg sarebbero emersi dei nuovi dettagli sul caso della sparizione della cittadina vaticana 15enne, Emanuela Orlandi. In quegli anni, Padre Georg era segretario del Papa Benedetto XVI. Ma dalla vicenda Georg Gaenswein ha deciso di prendere le distanze.

La sua replica ai media che gli attribuivano dei collegamenti con la documentazione in questione: “Io non ho mai compilato alcunché sul caso Orlandi per cui questo fantomatico dossier non è mai stato reso noto unicamente perché non esiste“, dice il religioso.

Dalla scomparsa di Emanuela Orlandi sarebbero nate numerose indiscrezioni che collegano il religioso alla scomparsa della 15enne. Del caso parla anche il libro intitolato “Nient’altro che le verità” che il segretario particolare del Papa emerito scrisse insieme a Saverio Gaeta.

All’interno del libro, Padre Georg parlò anche del caso di Emanuela Orlandi, la figlia del commesso pontificio. Le tracce della giovane adolescente si persero definitivamente nell’anno 1983. “Mi fu garantito – scriveva padre Georg – che era stato fatto quanto possibile per aiutare la famiglia Orlandi e di tutte queste informazioni feci dovuta comunicazione a papa Benedetto“.

Poi venne citato nel libro anche l’ex capo della Gendarmeria, specificando che “pure Giani consultò la documentazione dell’epoca e concluse che non c’era stata alcuna notizia tenuta nascosta alla magistratura italiana e che nel frattempo non erano maturate ulteriori ipotesi riguardo alle quali potere approfondire le indagini in Vaticano”. Ganswein asserisce che “le diverse e contrastanti piste hanno avuto ciascuna indizi a favore e contro, senza che fossero mai raggiunte definitive prove”.

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