Padre massacra la figlia di 4 settimane: la confessione
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“Ho fatto un pasticcio”: padre massacra la figlia di 4 settimane, la confessione

piedini di un bambino piccolo

Tragedia in Arizona: un padre di 22 anni confessa di aver picchiato a morte la figlia neonata: le indagini e la confessione.

A Mesa, in Arizona, un padre è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso la propria figlia di appena quattro settimane. La polizia sostiene che Jonathan Enriquez, 22 anni, abbia ammesso di averla colpita alla testa perché “piangeva troppo“, provocandole ferite letali. La neonata, inizialmente ricoverata in condizioni critiche, è morta due settimane dopo. Intanto, da Garlasco arriva la rivelazione dell’esperta sui tagli sulle palpebre di Chiara Poggi.

uomo vicino a un neonato in culla

Uccide la figlia di 4 settimane: le prime versioni dei genitori

Secondo quanto comunicato dal Dipartimento di Polizia di Mesa, come riportato da Lawandcrime.com, l’11 luglio intorno alle 9 del mattino è arrivata una chiamata da un appartamento in E. Covina Street, circa 20 miglia a est di Phoenix.

L’operatore del 911 è stato informato che una neonata aveva avuto un episodio di soffocamento mentre veniva allattata con il biberon“. All’arrivo, i soccorritori si sono visti consegnare una bambina di quattro settimane, priva di sensi.

Il padre, che si trovava da solo con la figlia, ha detto inizialmente che la piccola aveva smesso di respirare. I medici hanno riscontrato lesioni in diverse fasi di guarigione. In un primo momento entrambi i genitori hanno riferito che le ferite erano dovute a una caduta dal letto, versione diversa da quella iniziale.

Successivamente l’uomo ha dichiarato di essere stato “piuttosto energico” nel cambiarla, aggiungendo che la bambina “spesso si colpiva da sola“. Ha poi ipotizzato che le lesioni potessero essere state causate da una caduta dal seggiolino o da una fibbia della cintura di sicurezza.

I risultati dell’autopsia e la confessione

Le indagini hanno rivelato che poco prima della chiamata al 911, il 22enne aveva inviato un messaggio alla madre della bambina chiedendole di tornare subito a casa perché aveva “fatto un pasticcio“. I medici hanno diagnosticato una frattura del cranio, un’emorragia cerebrale, una gamba rotta e diverse costole fratturate.

L’autopsia ha definito le lesioni “catastrofiche”, compatibili con “urti, schiacciamenti o calpestii“. Confrontato con i risultati, il padre ha ammesso di aver colpito la figlia alla testa mentre si trovava nella culla perché “piangeva troppo” e ha espresso “profondo rimorso” per le ferite inflitte.

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ultimo aggiornamento: 9 Agosto 2025 11:30

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