Un padre in Connecticut avrebbe ucciso il figlio di 12 anni con una mazza da baseball, sostenendo di essere stato guidato da voci immaginarie.
Era una giornata apparentemente normale, quella del primo maggio, quando nella cittadina di Branford, in Connecticut, la polizia ha ricevuto una chiamata inquietante che ha trasformato la tranquillità di Hemlock Road in un luogo di angoscia e disperazione, per colpa di un padre. Gli agenti, giunti sul posto, si sono trovati davanti a una scena straziante: il corpo senza vita del dodicenne Anthony P. Esposito, con chiari segni di un violento colpo alla testa.

La tragedia
Gli abitanti della zona, increduli e sconvolti, si sono ritrovati improvvisamente catapultati in una storia che sembrava impossibile accadesse proprio lì, tra le case ordinate e le famiglie tranquille. La comunità si è subito interrogata sulle circostanze che avrebbero potuto portare a un simile dramma familiare.
Le voci nella testa e la drammatica confessione
Nel corso delle indagini, gli investigatori hanno rapidamente individuato nel padre della vittima, il 52enne Anthony Esposito Jr., il principale sospettato. Fermato dalle forze dell’ordine dopo un breve inseguimento, l’uomo avrebbe rivelato dettagli sconvolgenti durante la confessione: sarebbe stato guidato da “voci nella testa” che attribuiva ai propri genitori defunti.
Secondo quanto riportato dagli investigatori, Esposito Jr. avrebbe dichiarato che quelle voci lo avrebbero tormentato, ricordandogli di non tollerare comportamenti “irrispettosi” da parte del figlio. Ha poi confessato un particolare ancora più inquietante: avrebbe sentito chiaramente la voce di sua madre ripetere la frase “Baseball, baseball, bat“, convincendolo a impugnare una mazza da baseball per colpire il figlio.
Esposito Jr., secondo quanto dichiarato, avrebbe voluto che la morte fosse rapida, per evitare che il bambino soffrisse. Inoltre, emergono ulteriori dettagli tragici: dopo aver ucciso il figlio, avrebbe tentato di aggredire anche la figlia, spingendola giù per le scale. Fortunatamente, la ragazza è riuscita a scappare, evitando un destino altrettanto tragico.
Attualmente, Esposito Jr. si trova detenuto con l’accusa di omicidio aggravato e tentato omicidio, con una cauzione fissata a 3 milioni di dollari. Mentre le indagini continuano, la comunità e la scuola frequentata dalla giovane vittima si stringono nel dolore, cercando risposte a una tragedia difficile da comprendere.