Quali sono e chi sono i Paesi frugali? Perché si chiamano così? Chi sono i premier degli Stati che compongono la coalizione?
Nel processo di pianificazione del rilancio dell’economia europea dopo l’emergenza coronavirus hanno preso piede gli ormai noti Paesi frugali. Tutti ne parlano, pochi sanno effettivamente chi siano e perché si chiamano così.
Chi sono e quali sono i Paesi frugali
La coalizione – non proprio omogenea – dei Paesi frugali è composta da Olanda, Austria, Danimarca, Svezia, Finlandia e Repubbliche baltiche, con le ultime due che agiscono più da stampella che da attori protagonisti. Abbracciano alcune cause ma sono decisamente le realtà meno belligeranti.
I quattro storici sono Olanda, Austria, Danimarca e Svezia.
Vengono anche detti i Paesi del nord, per via della loro collocazione geografica. Ma cosa hanno in comune? Si tratta principalmente di realtà abbastanza piccole ma che rappresentano un modello di efficienza.
Cosa significa
Partiamo dal significato del termine frugale con la definizione della Treccani: Parco, sobrio, detto di persona moderata e semplice nel mangiare e nel bere, e del vitto stesso.
Nel caso specifico parliamo di Paesi attenti alle spese, parsimoniosi, che prestano sempre un occhio di riguardo ai bilanci.
La definizione di Paesi frugali nasce, come spesso avviene, dalla stampa. I leader di Austria, Danimarca, Olanda, Svezia scrivono al Financial Times parlando della loro attenta gestione economica. Nella lettera in questione viene utilizzato il termine frugal, che i media italiani traducono in maniera non proprio aderente al concetto con il termine frugali.
Come abbiamo visto in italiano il termine ha un significato legato al mangiare al bere. In questo caso parliamo di un valore economico, che potremmo tradurre forse con il termine parsimoniosi, moderati nelle spese e nella gestione delle finanze.
I premier degli ‘storici’ Paesi frugali
Ma chi sono i premier dei paesi frugali? Uno lo abbiamo imparato a conoscere anche abbastanza bene. Si tratta di Mark Rutte, premier olandese ne sul Recovery fund ha dichiarato guerra all’Italia.
Il premier austriaco è invece Sebastian Kurz, del Partito Popolare, che appartiene alla grande famiglia del Partito Popolare Europeo. Lo stesso di Forza Italia di Silvio Berlusconi.
In Danimarca troviamo Mette Frederiksen, esponente del partito socialdemocratico.
Dei quattro Paesi che compongono lo zoccolo duro della coalizione c’è poi Stefan Löfven, premier svedese.