Erdogan: “Crimea deve ritornare sotto Kiev

Erdogan: “Crimea deve ritornare sotto Kiev

Anche il presidente turco si schiera al fianco dell’Ucraina sulla questione della Crimea.

AL secondo summit della Crimea Platform hanno partecipato molti leader internazionali che hanno dato il loro pieno appoggio a Kiev relativamente alla penisola. La Turchia ha condannato l’annessione illegale della Crimea da parte della Russia e sostiene l’integrità territoriale dell’Ucraina. “Il ritorno della Crimea all’Ucraina, di cui è parte inseparabile, è essenzialmente un requisito del diritto internazionale”, ha dichiarato Erdogan, sottolineando che “la Turchia non riconosce l’annessione della Crimea e ha affermato apertamente sin dal primo giorno che questo passo è illegittimo e illegale”.

“Il nostro obiettivo è riunire Putin e Zelensky nel nostro Paese, speriamo in un futuro non troppo lontano”, ha detto il presidente turco che sta giocando un ruolo di mediatore in questa guerra. Secondo i media turchi, Erdogan dovrebbe avere un incontro telefonico con Putin in questi giorni.

Volodymyr Zelensky

I paesi a sostegno della penisola come parte dell’Ucraina

“E’ necessario che la Crimea sia liberata perché si arrivi davvero alla vittoria, perché il diritto internazionale sia ristabilito: tutto è iniziato in Crimea e deve finire in Crimea” ha dichiarato il presidente ucraino Zelensky. Il leader ucraino ha promesso ai cittadini della penisola di rientrare in Ucraina. Ad affermare che la penisola sia parte dell’Ucraina anche il segretario di Stato Usa Anthony Blinken. “La Crimea è Ucraina. Questa è stata la nostra posizione nel 2014 e lo resta anche ora”.

“La comunità internazionale non accetterà mai l’annessione imperialista illegale della Russia del vostro territorio” hs invece detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz che ha ribadito il sostegno tedesco a Kiev con le sanzioni e con le armi. “Condanniamo i tentativi della Russia di integrare con la forza parti del territorio ucraino. Il nostro messaggio è chiaro: qualsiasi falso referendum o altro tentativo” di modificare “lo status di parti del territorio ucraino non sarà mai riconosciuto e tali misure precludono qualsiasi approccio negoziale” ha chiarito il cancelliere.

Parole di solidarietà e sostegno anche dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e dal presidente canadese Justin Trudeau.