Fonti di Palazzo Chigi riferiscono che il reddito di cittadinanza costerà 6,1 miliardi. La misura entrerà in vigore da fine marzo. La platea degli interessati è di oltre 5 milioni.
ROMA – Il Governo si è riunito nel vertice tra i leader di maggioranza per trovare la quadra sui conti da presentare a Bruxelles. Luigi Di Maio lo ha definito “il giorno più importante dal voto del 4 marzo“. Matteo Salvini guarda all’Europa mostrando i muscoli: “Nelle prossime ore ci sarà la cartina di tornasole. Scopriremo se a Bruxelles hanno voglia di costruire e portano rispetto o se invece prevale il pregiudizio, verso un governo dell’imprevisto“. All’appuntamento di Palazzo Chigi ci sono Conte, Di Maio, Salvini, Fraccaro, Tria, Garavaglia e Castelli.
Le fonti di Palazzo Chigi
Da Palazzo Chigi, nel frattempo, trapelano dettagli sul reddito di cittadinanza. La manovra costerà alle casse dello Stato circa 6,1 miliardi di euro, a cui si aggiunge il miliardo diretto alla riforma dei centri per l’impiego. Rispetto all’impostazione iniziale – precisano dal Governo – restano invariati tempi e platea del provvedimanto: la riduzione dei costi è dovuta solo al fatto che si partirà da fine marzo, mentre i 9 miliardi iniziali erano il costo previsto per 12 mesi. Inoltre, secondo le relazioni tecniche di Palazzo Chigi faranno richiesta del reddito di cittadinanza il 90% degli aventi diritto.
Il meccanismo
La platea dei potenziali fruitori sarebbe quindi di oltre 5 milioni di persone. La misura funzionerà a integrazione del reddito familiare: ciò significa che – a esempio – chi vive con meno di 780 euro e non ha (escluso la prima casa) né un patrimonio immobiliare superiore a un certo valore né una ricchezza finanziaria accumulata, avrà un’integrazione fino a 780 euro al mese, cioè 9.360 euro l’anno.