I carabinieri di Palermo hanno fermato 32 persone per reati di mafia. La Dda ha messo in luce le attività criminali del mandamento di Porta Nuova.
PALERMO – I carabinieri del comando provinciale del capoluogo siciliano hanno eseguito 32 ordinanze d’arresto nei confronti di 32 persone.
Il clan di Porta Nuova
L’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, ha messo nel mirino il clan di Porta Nuova, il mandamento che, da quanto emerso dall’operazione “Cupola 2.0” di dicembre scorso, ha ricostruito la Commissione provinciale di Cosa Nostra.
Le imputazioni
Gli arrestati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsioni aggravate dal metodo mafioso, favoreggiamento aggravato, trasferimento fraudolento di valori, sleale concorrenza aggravata dalle finalità mafiose, spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi.
Le piazze di spaccio
Le indagini hanno portato alla luce una vasta e capillare organizzazione delle piazze di spaccio di sostanze stupefacenti nel centro della città di Palermo. La domanda di droga è infatti in continua crescita. I carabinieri hanno registrato centinaia di richieste di acquisto per uso personale anche da parte di imprenditori e liberi professionisti della cosiddetta “Palermo bene”.
La “nuova” Mafia
Le ultime operazioni antimafia mettono in risalto come le attuali organizzazioni criminali, riunite intorno alla figura dell’anziano padrino Settimio Mineo (arrestato a dicembre 2018, ndr), abbiamo riportato al centro di Cosa Nostra le antiche regole mafiose, come il rito dell’affiliazione e il divieto di avere relazioni extraconiugali. Al tempo stesso, i clan sono sempre più dediti agli affari, in primis attraverso il traffico di stupefacenti.