Salvini accostato al Duce in una scuola: insegnante sospesa a Palermo
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Direttore: Alessandro Plateroti

Salvini accostato al Duce in una scuola: insegnante sospesa a Palermo

Matteo Salvini

Palermo, un’insegnante è stata sospesa per non aver vigilato sul lavoro degli alunni che hanno accostato Salvini al Duce.

PALERMO – E’ stata sospesa per 15 giorni e con lo stipendio dimezzato l’insegnante di Palermo per non aver vigilato sul lavoro di una classe che accostava Matteo Salvini al Duce.

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L’episodio – La vicenda risale alla Giornata della Memoria quando in un video realizzato da una classe liceale dove venivano paragonate le promulgazioni delle leggi razziali del 1938 al decreto di sicurezza firmato dal ministro dell’Interno. L’episodio aveva scatenato una polemica sui social con il Ministero che ha chiesto all’Ufficio scolastico provinciale che ha aperto un’inchiesta interna. Alla fine si è deciso di sospendere la docente per quindici giorni.

Matteo Salvini
Matteo Salvini (fonte foto: https://www.facebook.com/salviniofficial)

Palermo, gli alunni accostano Salvini a Mussolini. L’insegnante si difende: “La più grande ferita della mia vita professionale”

La professoressa – come riportato dal sito di La Repubblica – si difende: “Quanto accaduto è la più grande ferita della mia vita professionale. Non parlo del danno economico ma quello morale dopo una vita dedicata alla scuola e ai ragazzi. Quel lavoro non aveva finalità politica e gli stessi colleghi e studenti hanno voluto sottolineare la mia imparzialità“.

Ho soltanto proposto un lavoro – continua l’insegnante – sulla base di una serie di letture fatte sia nel corso dell’estate che in occasione della Giornata del Migrante“. Nessuna giustificazione da parte dell’Ufficio scolastico che ha sospeso la docente. La professoressa rientrerà in servizio il prossimo 27 maggio.

Palermo, il provveditore sulla decisione: “C’è stata una distorsione della realtà”

La decisione è stata difesa dal provveditore di Palermo: “La segnalazione è arrivata dal Ministero – precisa Marco Anello – ma noi eravamo già a conoscenza dell’episodio. La libertà di espressione non significa offendere e l’accostamento delle leggi razziali al decreto sicurezza è una distorsione della realtà. Abbiamo agito nella massima trasparenza dopo un’ispezione e una lunga istruttoria in cui sono state sentite tutte le parti“.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/salviniofficial

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:27

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