Il pallone spia abbattuto dagli Usa fa parte di un più vasto programma di spionaggio della Cina in tutto il mondo.
Gli Usa hanno abbattuto il pallone spia cinese che da giorni volava sui cieli statunitensi. Nonostante la Cina abbia negato più volte lo scopo di spionaggio ha accusato gli Usa di forza eccessiva e chiede a Washington che restituisca i resti recuperati dai palombari sulla costa del South Carolina. I palloni spia, come il secondo avvistato in America Latina, farebbero parte di un ben più vasto programma di spionaggio che Pechino sta mettendo in atto in tutto il mondo.
È quanto ha ricostruito l’intelligence statunitense dopo aver analizzato i resti del pallone abbattuto collegandolo anche a dati e avvistamenti precedenti raccolti dal controspionaggio. L’intelligence ha confermato di aver informato alleati e partner che sarebbero stati presi di mira da Pechino negli anni precedenti, si tratta di circa 150 rappresentanti di 40 ambasciate.
Gli ingegneri dell’FBI stanno studiando i resti
Pechino avrebbe quindi realizzato un sistema di sorveglianza che avrebbe la sua base nella provincia di Hainan. Al momento gli Usa non sanno le capacità di carpire informazioni di questo pallone ma si stima che questi palloni abbiano condotto almeno una ventina di missioni dal 2018, soprattutto nei paesi dell’est. La Cina avrebbe spiato aree di interesse strategico per il suo paese Giappone, India, Vietnam, Taiwan e Filippine.
Sia in questi paesi che in molti altri sono stati avvistati palloni spia simili. “Ciò che i cinesi hanno fatto è stato prendere una tecnologia incredibilmente vecchia e fonderla con le moderne capacità di comunicazione e osservazione per cercare di raccogliere informazioni sulle forze armate di altre nazioni” ha spiegato un funzionario Usa. Un laboratorio di Quantico, sede dell’FBI, un team di ingegneri del Buro sta studiando i resti del pallone cercando di trarre tutte le informazioni possibili anche su quello che ha raccolto.
