Il Coronavirus trasmesso dal Pangolino? E’ questa l’ultima ipotesi avanzata in Cina ma accolta con perplessità dalla comunità scientifica internazionale.
ROMA – Il Coronavirus trasmesso dal Pangolino? Dopo aver ipotizzato i serpenti, alcuni studi effettuati in Cina hanno messo nel mirino questo piccolo mammifero. Potrebbe essere stato proprio lui a trasformare il Coronavirus dei pipistrelli in un virus capace di aggredire un uomo.
L’ipotesi, avanzata da alcuni ricercatori cinesi, non convince la comunità scientifica internazionale visto che i risultati sono stati pubblicati soltanto sul sito dell’università. Approfondimenti in corso e presto ci potrebbero essere importanti novità.
La ricerca
La ricerca, come precisato da alcuni media locali, è stata condotta dalla South China Agricultural University di Guangzhou. Secondo i risultati, pubblicati solo sul sito dell’università, il Coronavirus dei pipistrelli entrato in contatto con il pangolino sarebbe diventato letale per l’uomo.
Una ricostruzione che convince in parte la comunità scientifica internazionale. “L’ipotesi è plausibile – sottolinea Nature sul proprio sito – ma la cautela è d’obbligo perché la ricerca non è stata ancora pubblicata“. Certezze, invece, dalla Cina con l’università che si dice pronta a dare i dati all’Oms: “Quest’ultima ricerca – hanno sottolineato dalla Scau – avrà un grande significato per la prevenzione e il controllo del nuovo Coronavirus“.
Le caratteristiche del pangolino
Il pangolino è una specie in via di estinzione che molto spesso viene utilizzato per traffici illeciti. Si tratta di un esemplare unico dell’ordine dei Folidoti ed è conosciuto anche come formichiere squamoso.
Si tratta di animali territoriali e solitari che solitamente vivono nelle zone tropicali dell’Asia meridionale. Un tempo era molto diffuso anche in Europa dove sono stati rinvenuti diversi fossili di pangolini. La durata media della vita è intorno ai 13 anni e per marcare il territorio emettono un acido fortemente odoroso da ghiandole posizionate solitamente nei pressi dell’ano. La taglia varia tra i 30 e i 100 centimetri.
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