Panzeri indagato per corruzione e riciclaggio: vacanza da 100mila€

Panzeri indagato per corruzione e riciclaggio: vacanza da 100mila€

L’ex eurodeputato Antonio Panzeri e la sua famiglia sono al centro di un’inchiesta: emersa una spesa da 100 mila euro per una vacanza.

Arrestato Antonio Panzeri, l’ex eurodeputato italiano che risulta essere al centro di un’indagine condotta da Bruxelles. Secondo quanto appreso, il politico italiano avrebbe utilizzato «metodi ingegnosi e spesso scorretti per raggiungere i suoi scopi».  

Sono queste le parole che compaiono all’interno di un atto notificato nella giornata di ieri alla moglie dell’imputato, Maria Colleoni. Gli inquirenti, oltre al politico, hanno fermato anche la moglie e sua figlia nella loro casa di Calusco D’Adda, in provincia di Bergamo.  

Anche per le due donne Bruxelles ha emanato un mandato d’arresto a livello europeo. Le due sono indagate per concorso in associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio. All’interno dell’atto di notifica emerge anche la spesa di «100 mila euro» effettuata dalla famiglia Panzeri per una vacanza. 

Il giudice istruttore Michel Claise si sta occupando del caso. In seguito all’indagine, è emerso che a partire dal gennaio 2021, Antonio Panzeri insieme a sua moglie avrebbe utilizzato una carta di credito di una terza persona chiamata «il gigante». 

Il coinvolgimento della moglie

La donna, che avrebbe detto al marito di non essere d’accordo che sul suo conto corrente venissero addebitati 35mila euro, risulta complice a tutti gli effetti dell’ex eurodeputato Panzeri. Quest’ultimo le avrebbe risposto che «avrebbe voluto andare in vacanza dal primo gennaio ‘usando l’altra soluzione e che poteva addebitare 10 mila euro dal conto corrente qui’». 

L’atto prosegue specificando che la moglie avrebbe successivamente spiegato al marito di «aver guardato i prezzi per una vacanza per la famiglia durante la pausa di Natale». Poi ha aggiunto di «non potersi permettere di spendere 100 mila euro per le vacanze come nell’anno precedente». 

Inoltre sosteneva che «la proposta attuale, cioè 9 mila euro a persona solo per l’alloggio fosse troppo cara». In seguito alle indagini è emerso anche che Maria Colleoni avrebbe detto a suo marito di «aprire un conto bancario in Belgio e apparentemente insistette di non volere che lui facesse qualsiasi operazione senza che lei potesse controllarlo».  

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