La compagna di Elly Schlein, Paola Belloni in difesa della segretaria del Pd.
Paola Belloni, partner di Elly Schlein, ha fatto notare che nonostante la pubblicazione di numerosi articoli sul tema dell’armocrazia, nessuno sembra parlare del processo vinto da Saviano.
Paola Belloni, compagna di Elly Schlein, ha pubblicato sul suo account Instagram un messaggio rivolto alla stampa italiana in merito alla recente polemica scatenata dalle foto di Diva e Donna. La Belloni ricorda alla stampa che ci sono stati innumerevoli editoriali e articoli sull’armocromia, mentre non si trova nulla sulla vittoria processuale di Roberto Saviano.
In passato la Belloni ha mantenuto un profilo riservato sui social media, ma di recente si è espressa contro l’invasione della sua privacy da parte di alcuni media.
Questa volta, però, il suo messaggio è politico ed esprime solidarietà a Saviano, un intellettuale venerato dal centro-sinistra italiano.
Paola Belloni, compagna di Elly Schlein, segretario del PD, ha attirato l’attenzione dei media quando è stata immortalata in una fotografia mentre rientrava nella loro residenza comune a Bologna.
Paola Belloni è originaria della Sardegna ed è riconosciuta come la compagna di Elly Schlein. Nonostante il suo post su Instagram, che sottolineava la necessità di una stretta privacy, non abbiamo alcuna informazione sulla sua vita privata. Il giornale Diva e Donna è stato il primo a rivelare la sua identità. Paola è stata vista in giro con Elly, con una papalina in testa, e mentre portava a spasso il cane.
Un recente post di Paola Belloni su Instagram ha affrontato il tema dell’outing e del suo impatto sulle persone. A differenza del Coming Out, l’Outing non è una scelta, ma una situazione che viene imposta a una persona. Paola stessa ha sperimentato le conseguenze dell’outing quando sono state rese pubbliche le foto con Elly Schlein.
“”Non mi hanno vista arrivare” e quindi hanno tirato fuori i teleobiettivi. Carə giornalistə di @divaedonna_settimanale comunicare a mezzo stampa l’intimità affettiva di una persona è un atto ingiusto e si chiama outing. Io ne son stata travolta, ma per fortuna non annichilita, perché ho una rete amicale e familiare che mi sostiene. Mi chiedo solo cosa sarebbe successo se io questa rete non l’avessi avuta.”